La societa’ al servizio della scuola o viceversa ?

Disperavamo veramente di poter vedere in Italia “Premiere annee” l’ultimo film di Thomas Lilti che il pubblico italiano conosce per “Il medico di campagna” e “Ippocrate“.
 
Movies Inspired ci ha idealmente ascoltato e adesso porta in sala questo film con il titolo di “Il primo anno“.

 

Antoine ricomincia per la terza volta il primo anno di medicina. Benjamin ha appena terminato il liceo, ma si rende subito conto che questo primo anno di università non sarà una passeggiata. In un ambiente ferocemente competitivo, con giornate di lezione faticose e notti trascorse a studiare più che a divertirsi con gli amici, i due studenti dovranno lavorare sodo e trovare il giusto equilibrio tra le sfide di oggi e le aspettative del domani.

 

Con il bravissimo Vincent Lacoste e poi William Lebghil, Darina Al Joundi e Benoit Di Marco.


 

Spazio alla recensione di Gian Luca Lauri che ha visto in anteprima questo atteso film:
 
“Benjamin e Antoine frequentano il corso di preiscrizione alla facoltà di Medicina a Parigi, che è a numero chiuso e accoglie solo 300 studenti l’anno. Benjamin è figlio di un chirurgo; Antoine, invece, cerca di superare l’esame di ammissione per la terza volta, dopo due tentativi falliti. I due ragazzi stringono amicizia e capiscono che lo studiare insieme è l’unico modo che può consentire loro di memorizzare l’immensa quantità di nozioni richieste all’esame. Mentre a Benjamin interessa trovare un metodo di studio efficace, Antoine tende a farsi sopraffare dalla mole di lavoro, fino allo sfinimento..
 
Personalmente, ritengo che l’università debba servire a preparare le menti migliori a inserirsi nei più alti livelli della società, promuovendo anche la competitività tra studenti, ma soprattutto la meritocrazia.
 
Per questo motivo, non mi trova molto d’accordo il pensiero del sociologo Pierre Bourdieu, secondo cui è la società che dovrebbe mettersi al servizio della scuola e non il contrario, anche se ritengo comunque giusta la critica verso un sistema universitario a volte spietato, che rischia di privilegiare quegli studenti che si sentono “più simili a rettili che ad esseri umani”, e non coloro che invece hanno una reale vocazione a fare il medico, piuttosto che a intraprendere una qualsiasi altra professione.”

 

Che ne dite di finire con il trailer ufficiale ?

 


 

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