La Gerusalemme (forse) perduta

Muayad Alayan (palestinese classe 1985) si era gia’ fatto notare qualche anni fa con “Amore, furti e altri guai” (2016) abbastanza apprezzato dalla critica… adesso ritorna con un film ancora piu’ bello e incensato dal titolo “Sarah & Saleem – La’ dove nulla e’ possibile” che vi consigliamo assolutamente da non perdere.

 

Sarah, israeliana, gestisce un bar a Gerusalemme, ha una figlia piccola di nome Flora e un marito nell’esercito. Saleem, palestinese, fa consegne di pane, ha una moglie incinta e problemi ad arrivare a fine mese. I due s’incontrano, si piacciono, intraprendono una relazione clandestina che si consuma con cadenza settimanale nel furgone di lui.
Basta una rissa in un pub a Betlemme ad accendere la miccia, ne esploderà un’indagine più politica che privata in cui tutti sono contemporaneamente colpevoli e innocenti.

 

Nel cast (tutti bravi davvero) Maisa Abd Elhadi, Mohammad Eid, Kamel El Basha, Ishai Golan e Bashar Hassuneh.


 

Maurizio Nicolai era presente all’anteprima stampa milanese e questa e’ la sua recensione:
 
“Un grande film, una sceneggiatura geniale, quattro protagonisti che illuminano il dramma quotidiano in una città-carcere. Gerusalemme in tutte le sue contraddizioni, politica corrotta, comunità separate, potere onnipresente, economia a senso unico.
 
La vicenda si svolge, con ritmi e tempi perfetti, scandita da toni thriller, trasmettendo le tensioni, umane e politiche che condizionano i due amanti e i rispettivi coniugi. Ognuno di loro da vita, realisticamente, a una faccia della città: un ufficiale dell’esercito israeliano, un’ebrea borghese emancipata, un palestinese che lavora per la propria sopravvivenza e quella della sua dolce e determinata sposa musulmana. La vita è appesa a un filo sottilissimo che può spezzarsi in ogni momento a causa di ricatti, delazioni, controlli continui, spionaggi.
 
Appare illusoria la possibilità d’interazione tra le persone anche se, ancora una volta, sembrano essere le donne a poter seminare il germe per una nuova solidarietà. Apprezzabili e corrette le intenzioni del regista e di suo fratello, sceneggiatore, di non abbracciare alcuna tesi politica, ognuno vi potrà ritrovare, con naturalezza, il punto di vista proposto da ciascun ruolo rappresentato.”

 

E vediamoci il bellissimo trailer di questo film !

 


 

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