“Amore, furti e altri guai”: la tragicommedia in bianco e nero di Muayad Alayan

Muayad Alayan è un regista e direttore della fotografia palestinese. Dopo aver completato gli studi a San Francisco, Alayan è tornato in Palestina con il sogno di fare cinema di e sui palestinesi come comunità.

 

Amore, furti e altri guai” è il primo lungometraggio di narrazione di Alayan e lo troverete in sala a Milano da domani venerdi’ 26 febbraio (cinema Beltrade).

 

Mousa, ladro di auto palestinese, si trova in difficoltà quando ruba la macchina sbagliata.
Quella che pensava fosse un’auto israeliana ed un modo semplice per fare soldi nel suo campo profughi impoverito, risulta essere un carico di sfortuna quando scopre nel bagagliaio un soldato israeliano rapito da militanti palestinesi.
Mousa tenta, inoltre, di riavvicinarsi alla donna amata e, nel frattempo, sogna di emigrare in Italia per giocare nella Fiorentina e trova un procuratore palestinese che gli promette di realizzare questo sogno.


 

Francesco Rizzo ha visto per Amicinema questa pellicola e lasciamo a lui la parola !!

Mousa, ladruncolo palestinese, ruba un’automobile senza sapere che nel bagagliaio c’è un soldato israeliano rapito dai miliziani. Cominceranno un mucchio di pasticci, perché l’auto non la vuole nessuno, il soldato lo cercano tutti, i rapitori palestinesi e i poliziotti israeliani: permetterebbe uno scambio di prigionieri. E fossero tutti lì, i problemi: Mousa ha bisogno di 5 mila dollari da sganciare a un ambiguo procuratore sportivo per fingersi un calciatore e scappare a Firenze e magari portare con sé la donna della sua vita e la loro figlia, che nel frattempo vivono con un tizio ben più sgamato, suv, villetta e borsa di pelle.

Amore, furti e altri guai è una tragicommedia spalmata in un bianco e nero che sembra una provocazione politica (le bandiere con la stella di David e i muri scrostati dei palestinesi non si distinguono per il colore, sono solo segni in quella che, in fondo, è la stessa terra) ma esalta le differenze (la stazione di polizia israeliana ricorda un asettico studio dentistico in un film pieno di macerie). Dietro le righe, però, il film racconta con acutezza la frustrante condizione di prigionia di chi vive sapendo che la libertà, se c’è, rimane eternamente oltre un checkpoint. Mousa non è un miliziano, è un uomo qualunque, maldestro e inadeguato, che vuole solo rifarsi una vita altrove ma che resta schiacciato da logiche più grandi di lui – come, del resto, il prigioniero – e che, significativamente, campa rubando, cioè strappando pezzi di ciò che trova in una sopravvivenza senza prospettive.

Così, se un’autoradio fregata ti paga la cena, una scomoda attesa dietro a un muro vale qualche ora con l’amata. D’altra parte stare al gioco, lavorare in Israele (a costruire case: sembra simbolico), rinunciare ad una piena libertà non appare meno precario. Non siamo nel cinema surreale e gelido di Elia Suleiman – protagonista del formidabile Intervento divino – ma i paradossi che fioriscono in quelle terre appaiono chiari. Ed è chiaro anche lo sguardo di pungente ironia verso Israele e il mondo esterno, che considera uno scambio di prigionieri una buona notizia ma ignora le conseguenze sul singolo individuo. Il giovane regista e cosceneggiatore palestinese, Muayad Alayan, ha studiato cinema in California ma è tornato a casa e ha fondato un collettivo di cineasti tra Gerusalemme e Betlemme con l’obiettivo di sviluppare film a basso budget, come questo, ma scritti e girati da palestinesi.

E ha realizzato Amore, furti e altri guai (presentato a Berlino nel 2015) investendo i propri risparmi, chiedendo aiuto agli amici, trovando collaboratori volontari, sfidando mille difficoltà. Tra cui le norme per l’uso delle armi sul set in una zona del mondo dove di armi ce ne sono fin troppe. Inoltre, l’automobile del film è la sua. Coerente con una storia che ci dice: quando sentite parlare di “tensione in Medio Oriente” pensate alle persone comuni, quelle che – come voi – non sparano, non si schierano, vorrebbero solo essere libere.”

 

A Milano serata inaugurale al cinema Beltrade alle ore 18.00 e 21.40 con la presenza del regista. Maggiori informazioni su: http://www.bah.hcad.it/production/amore-furti-ed-altri-guai-2/

 

Ecco il trailer della pellicola per incuriosirvi:

 


 

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