Un racconto diverso sul vivere in terre di Camorra

Film presentato in anteprima nella sezione “Cinema nel Giardino” nel corso della 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, “Nato a Casal di Principe” esce questa settimana nelle sale italiane ed e’ un bel prodotto italiano da non perdere.

 

Diretto da Bruno Oliviero con Alessio Lapice, Massimiliano Gallo, Donatella Finocchiaro e Lucia Sardo, la pellicola e’ liberamente tratta dal libro “Nato a Casal di Principe – Una storia in sospeso” scritto da Amedeo Letizia e Paola Zanuttini ed edito da Minimum Fax.

 

Amedeo Letizia è un ragazzo di vent’anni che sul finire degli anni ’80 si è trasferito a Roma da Casal di Principe per inseguire la carriera di attore.
Sta appena iniziando a muovere i primi passi, tra un fotoromanzo e un ruolo sul piccolo schermo in una delle fiction più famose di quegli anni “I RAGAZZI DEL MURETTO”, quando il fratello minore, Paolo, viene rapito da alcuni uomini incappucciati che ne fanno perdere le tracce.
Amedeo torna nel suo paese d’origine, sin da subito questo viaggio si rivela una discesa agli inferi del suo passato e nelle contraddizioni della sua terra.
Poiché l’inchiesta condotta dai carabinieri si dimostra inefficace, si decide a intraprendere una sua personale ricerca, lo fa armato di un fucile e con l’aiuto del cugino Marco, un ragazzo di diciassette anni. I dettagli della scomparsa affiorano via via nel corso della vicenda che vede Amedeo aggirarsi per quel territorio che va dalle campagne al mare, passando per i laghi, all’affannosa ricerca di suo fratello.
Insieme a Marco setaccia la zona senza sapere se cercare un cadavere o un luogo dove Paolo è tenuto prigioniero…


 

Sentiamo le parole del regista:
 
Volevo che questa storia vera e incredibile lo spettatore la vivesse con gli occhi del protagonista, un ragazzo di vent’anni. Con il personaggio di Amedeo, attraverso questa storia fin troppo vera mi sono potuto addentrare in territori inesplorati nei film dove c’é la camorra: nello sguardo delle vittime silenziose. Di chi vuole ribellarsi e non sa come fare. Di chi magari pensa anche di diventare come loro, i camorristi, per trovare giustizia. Questo mi interessava in questo film: la possibilità di un racconto diverso sul vivere in terre di Camorra.
I personaggi non sono né eroi né criminali, hanno la sola colpa di essere nati in queste terre maledette. Ho raccontato una famiglia. Una storia di persone normali che si trovano troppo vicine a fatti di camorra gravissimi. La verità di tutti i dettagli e di tutti i personaggi mi ha guidato, la vicinanza della famiglia vera di Amedeo Letizia mi ha ispirato.
Nato a Casal di Principe è il loro film, noi che ci abbiamo lavorato siamo loro debitori. Con gli attori abbiamo visto ancora oggi, dopo quasi 30 anni dai fatti, il dolore e lo sconcerto di questa famiglia e dal rispetto per questo dolore siamo partiti. Tutta questa verità ci ha dato la forza per fare un film dove i grandi nomi della camorra dei Casalesi degli anni ‘90 ci sono ma sono visti ad altezza uomo, dal punto di vista delle loro vittime innocenti. Ho pensato a tutto questo per fare di Nato a Casal di Principe un racconto in prima persona forte e profondo, in cui il pubblico possa immedesimarsi, vivere e capire cosa significa essere nato in terre dove la criminalità organizzata la fa da padrona.”

 

E questo e’ il trailer ufficiale.

 


 

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