L’adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca italiana e straniera

E’ uno dei film piu’ chiacchierati del 2017 ovviamente perche’ legato al caso “Kevin Spacey”, l’attore americano come anche i sassi sanno e’ stato coinvolto negli scandali sessuali di questi ultimi mesi ed e’ scattata subito la messa al bando da tutto l’establishment hollywoodiano compresa la parte di protagonista di questo film andata a Christopher Plummer che ha rigirato le scene interpretate precedentemente da Spacey.
 
E, altra sottile crudeltà, Plummer ha anche ottenuto una candidatura ai Golden Globe per questa parte “last minute”.

 

Lasciamo pero’ da parte tutto questo clamore e concentriamoci sul film, “Tutti i soldi del mondo” arriva da giovedi’ sugli schermi italiani diretto da Ridley Scott e interpretato anche da Michelle Williams e Mark Wahlberg.
 
Candidato a appunto 3 Golden Globe, tra cui Miglior Regista, Miglior Attore e Miglior Attrice e’ l’adrenalinica ricostruzione di un fatto di cronaca realmente accaduto e divenuto un caso mediatico internazionale: il rapimento di Paul Getty III.


 

Roma, 1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di nome Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty (Christopher Plummer), noto per essere l’uomo più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido.
Il rapimento del nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da costringere la madre del ragazzo Gail (Michelle Williams) e l’uomo della sicurezza Fletcher Chace (Mark Wahlberg) a una sfrenata corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e riabbracciare finalmente il giovane Paul.
 
Una vicenda pubblica e privata che sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti un’incredibile verità: che si può amare di più il denaro che la propria famiglia.
Una storia mai raccontata prima sul grande schermo !!

 

Come si fa a sostituire un attore al volo pochi mesi prima dell’uscita nelle sale ? Ridley ha raccontato recentemente quei momenti:
 
“Plummer è sempre stato sulla lista e, con discrezione, volai a New York per incontrarlo e mi rispose di sì. A quel punto dovevamo solo capire se tutti gli altri sarebbero stati disponibili nei nuovi giorni concordati per le riprese. Miracolosamente, lo erano.
Prima di prendere questa decisione bisognava fare tutte queste chiamate – non agli attori, ma ai loro agenti – spiegando che c’era la possibilità che si facessero delle riprese aggiuntive. Non ho spiegato il motivo, a causa del gossip.
Non ho mai preso in considerazione un rinvio al 2018 perche’ sapevo di potercela fare. Se sai cosa stai facendo non devi ripetere la scena 19 volte. Ne fai una per l’attore e una per te stesso. Quando hai degli storyboard, hai già il film in testa: le inquadrature ampie, i primi piani, inquadrature d’ambientazione… Dopo un po’ impari a fidarti del tuo intuito. E io ascolto sempre il mio. Mi fido.”

 

Curiosi del trailer di questo interessante film ?

 


 

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