Sta per piovere

Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Sta per piovere”.

 

Dati Tecnici
Regia: Haider Rashid
Con: Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Giulia Rupi e Amir Ati.
Durata: 91 min

Trama del film
“Said, un giovane sicuro e ambizioso, nato e cresciuto in Italia da genitori algerini, studia e lavora come panettiere part-time. A seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora suo padre Hamid, la famiglia si trova di fronte alla lacerante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come fa da trent’anni, e riceve un decreto di espulsione.L’Italia, il paese che Said ha sempre considerato suo, appare ora come un muro di gomma che lo spinge a “tornare a casa”, in Algeria, luogo che lui non ha neanche mai visitato. Nel tentativo di trovare una soluzione, Said si appella agli avvocati, ai sindacati e alla stampa, cercando di portare attenzione su un problema concreto e sempre più presente nella società italiana; questo percorso lo porterà attraverso i meandri di una burocrazia legislativa retrograda e alla riconsiderazione della sua identità, riflettendo su un dilemma profondo: rimanere in Italia clandestinamente o partire per l’Algeria con la sua famiglia, aiutandola a ricostruirsi una vita nel paese che ha lasciato trent’anni fa ?

 

Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=r-PCGDfxyM8

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  1. Amicinema scrive:

    Le “seconde generazioni” sono i figli, nati in Italia, di genitori stranieri privi di cittadinanza italiana. Pur essendo italiani a tutti gli effetti vivono in una sorta di limbo legale: non sono riconosciuti dalla legge come “italiani”, ma in quello che per la nostra legge dovrebbe essere il loro paese in genere non hanno mai messo piede. Che cosa sono dunque? Non tutti hanno la fortuna di chiamarsi Mario Balotelli…

    Una riflessione su un paese che, tra gli innumerevoli difetti, ha anche quello di essere lontanissimo da quel multiculturalismo a cui, a parole, sostiene di aspirare. Multiculturalismo che, dice il giovane regista Haider Rashid (che condivide parzialmente la condizione del protagonista del suo film, essendo figlio di un iracheno, ma di madre italiana, quindi senza problemi di cittadinanza) potrebbe rappresentare invece una risorsa per i difficili anni che abbiamo davanti.

    Il film è ben girato e ben recitato (Lorenzo Baglioni e Mohamed Hanafi, nella parte del padre, su tutti). Intenso, amaro, commovente. Da vedere anche solo per la questione, ancora troppo poco nota, che affronta.

    Voto: 8

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