La storia di un viaggio nel profondo di noi

High Life” doveva andare ai maggiori festival del cinema e alla fine, un po’ stranamente, ha partecipato solo ai festival di Toronto, San Sebastian e Torino.
 
Cio’ nonostante e’ bastato per avere ottime recensioni e il film della regista francese Claire Denis (“L’amore secondo Isabelle“, “Nénette e Boni”) e’ stato anche nominato film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI.

 

Una nave spaziale è alla deriva al di là del sistema solare. Il suo equipaggio, un gruppo di prigionieri condannati all’ergastolo che ha commutato la pena in un eterno errare, è alla ricerca di risorse energetiche alternative e di nuove forme di riproduzione che finiranno per decimarli.
A sopravvivere sono soltanto Monte e Willow, nata da un abuso della dottoressa Dibs, scienziata ossessionata dagli esperimenti di riproduzione. In faccia al vuoto, Monte e sua figlia discutono sul loro avvenire tra la minaccia del loro annientamento e la promessa di un nuovo sole.

 

Nel cast troviamo Robert Pattinson, Mia Goth, Juliette Binoche, Lars Eidinger e André Benjamin.


 

Sentiamo la recensione di Elisabetta LaMonica che ha visto questa pellicola in anteprima:
 
“Della regista francese Claire Denis, HIGH LIFE è la storia di un viaggio. Un viaggio che trattandosi di un film di fantascienza, è facile immaginarne l’ambito. La trama ora. Alcuni criminali, vengono reclutati dal braccio della morte e viene offerta loro la possibilità di una pena alternativa. La loro seconda reclusione, in una base spaziale, impiegata a comprendere le forze ingovernabili dei buchi neri… e di come recuperarne l’energia.

Un sacrificio per la scienza per i più o semplicemente, un modo per eludere la prigione per altri, ai quali non è ben chiara la natura senza ritorno del viaggio.
In uno spazio senza tempo, si consumano le vite dei protagonisti, che hanno come unica volontà quella di seguire le proprie pulsioni. A scapito spesso delle volontà altrui. Non sono rari quindi episodi di violenza che decimeranno i protagonisti un po’ alla volta.
 
C’è inoltre, insieme ai reclusi la dottoressa Dibs (Juliette Binoche) che porta avanti una sua sperimentazione. Quella di provare a ricreare una vita umana, nello spazio e con fecondazione assistita. Ci riesce, e nasce Willow (Mia Goth, da ragazzina) da un’inconsapevole Monte (Robert Pattinson) e sua madre.
Sarà proprio Willow forza e speranza insieme per un padre che, rimasto unico superstite, deve farsi carico del senso della vita lì sulla navicella spaziale, e scriverne il futuro.
 
È un film complesso, nel quale la sequenza delle immagini non segue il loro svolgersi consequenziale, ma e’ fatta di rimandi per dipanare una trama paradossale che sembra iniziare nel momento in cui sta per concludersi.
È recitato molto bene, il film anche se i dialoghi non sono determinanti. Fotografia e suono contribuiscono alla sua buona riuscita.”

 

E come sempre tuffiamoci in queste atmosfere molto particolari con il trailer ufficiale !!

 


 

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