Una delle pagine più buie della recente storia italiana

Dopo il passaggio all’ultimo festival di Cannes (all’interno della sezione “Un Certain Regard”) avevamo perso le tracce di “Dopo la guerra” il bel film di Annarita Zambrano (al suo esordio dietro la macchina da presa).
 
In verità piu’ che disperso era sempre rimandato e finalmente la data di uscita e’ stata fissata allo scorso giovedi’ 3 maggio.

 

Un film politico e sociale allo stesso tempo che parte come spunto dall’omicidio del giuslavorista Marco Biagi nel 2002 e dalla conseguente estradizione dalla Francia e arresto dell’ex Brigate Rosse Paolo Persichetti.


 

Bologna, 2002. La protesta contro la riforma del lavoro esplode nelle università. L’assassinio di un giuslavorista riapre vecchie ferite politiche tra Italia e Francia. Marco, ex-militante di sinistra, condannato per omicidio e rifugiato in Francia da 20 anni grazie alla Dottrina Mitterand che permetteva agli ex terroristi di trovare asilo oltre Alpe, è sospettato di essere il mandante dell’attentato. Quando il governo Italiano ne chiede l’estradizione, Marco decide di scappare con Viola, sua figlia adolescente. La sua vita precipita, portando nel baratro anche quella della sua famiglia italiana, che, da un giorno all’altro, si (ri)trova costretta a pagare per le sue colpe passate.

 

Nel cast Barbora Bobulova, Giuseppe Battiston, Orfeo Orlando, Fabrizio Ferracane e Charlotte Cétaire.

 

Sentiamo le parole della giovane regista romana (ormai pero’ residente a Parigi):
 
“Dopo la guerra è la storia intima di una famiglia divisa in due dalla colpa, è il racconto umano e personale di un padre e di una figlia, di una madre e di una sorella che hanno inciampato nella Storia e non riescono a vivere il loro presente perché avvelenato da un passato non risolto.
Non è un film che ha la pretesa di spiegare, raccontare o definire il terrorismo italiano visto che, essendo nata nel ‘72 non ne ho fatto esperienza diretta, ma solo passiva. Quando Aldo Moro è stato ucciso avevo 6 anni.
C’è chi crede che a sei anni non si capisce niente, ma vi assicuro che non così. Semplicemente vedi e capisci le cose ma non hai nessuna capacità decisionale. Di fatto gli altri stanno decidendo per te il tuo futuro.
Quando tu avrai 20 anni per esempio, anche grazie alle conseguenze di quel rapimento e quella morte Silvio Berlusconi sarà eletto e resterà al potere 20 anni, ma tu questo ancora non lo sai. Già dalle scuole medie, sia io che i miei compagni consideravamo la violenza come una cosa quotidiana, normale.
Tutti i giorni dalla televisione accesa in cucina si sentivano notizie sugli attentati: un terrorista di sinistra ucciso a Milano, uno di destra a Roma, e poi le bombe, alla stazione di Bologna, sui treni, nelle piazze. La violenza e gli attentati facevano parte della nostra vita, anche se non capivamo precisamente cosa stava succedendo.
Poi, negli anni successivi, quando abbiamo capito, era troppo tardi. Tutto era stato già deciso, già combattuto, già sbagliato, già perso.
Ho sempre pensato che la conseguenza di quegli anni bui hanno generato in Italia un completo rifiuto dell’impegno politico, il trionfo dell’edonismo e della corruzione sdoganata. In un certo senso tutti gli ideali, giusti e sbagliati che fossero, erano bruciati negli attentati terroristici. A noi restava la cenere, o l’eroina che aveva invaso l’Italia dei primi anni 80.
È proprio da questo “sentimento del dopo” che nasce il film. Sono cosciente che quando si abborda un soggetto così difficile, come quello che resta di un periodo storico legato al dolore e alla sofferenza che ha provocato il terrorismo in Italia, i rischi sono sempre enormi.
La paura della polemica, della legittimità, “scusa e tu chi sei per fare questo film ?”, sono sempre presenti per chi si avventura su un terreno così spinoso. Ora, secondo me, è proprio quello che bisogna fare, anche rischiando di sbagliare perché no, in fondo è il solo modo di aprire una breccia, un dialogo, una discussione.”

 

“Dopo la guerra” e’ un affresco corale che tocca una delle pagine più buie della recente storia italiana.

 

E questo e’ il trailer ufficiale !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con .

Lascia un Commento