La vita possibile

Mercoledì 28 settembre, “La vita possibile” è stato protagonista della classica uscita infrasettimanale degli Amicinema.

 

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.

 
Dati Tecnici
Regia: Ivano De Matteo.
Cast: Margherita Buy, Valeria Golino, Andrea Pittorino, Caterina Shulha e Bruno Todeschini
Durata: 100 min

 

Trama del film
“In fuga da un marito violento, Anna (Buy) e il figlio Valerio (Pittorino) sono accolti a Torino in casa di Carla (Golino), attrice di teatro e amica di Anna di vecchia data.

I due cercano di adattarsi alla nuova vita tra tante difficoltà e incomprensioni, ma l’aiuto di Carla e quello inaspettato di Mathieu (Todeschini), un ristoratore francese che vive nel quartiere, gli faranno trovare la forza per ricominciare.
 
Trailer


 

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  1. Ugo Besson scrive:

    Il film sviluppa bene, con delicatezza e cura, i movimenti psicologici ed emotivi dei due protagonisti, specie del ragazzino, bravissimo in una recitazione misurata ma coinvolgente. In effetti è lui il vero protagonista principale. Alcune parti mi sono sembrate un po’ leziose e scontate, mentre mi è piaciuto molto il personaggio di Larissa e la vicenda fra lei e il ragazzino, che amplia un po’ il panorama, fa uscire dal chiuso familiare e contribuisce a fare maturare il ragazzo.
    Sono un ammiratore di M. Buy, però la sua recitazione, anche se di qualità, mi è sembrata troppo monotona, sempre con l’espressione un po’ piagnona e dimessa, mi aspettavo più variazioni, per fortuna l’amica, più vitale ed espansiva, vivacizza la scena e fa contrasto. Inoltre, l’atteggiamento triste della madre certo non aiuta il figlio, che assorbe gli stati d’animo materni, ad adattarsi alla nuova situazione, anche perché non gli vengono proposte attività e distrazioni che suscitino il suo interesse di ragazzino, a un certo punto sarà lui a proporre qualcosa alla madre.
    Comunque, alla fine il film trasmette ottimismo e ci dice che è possibile superare certi traumi e ricostruire una nuova vita in una città che non si conosce, come Torino … o anche Milano.

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