Un film che convince a metà

Siamo arrivati alla fine della trilogia diretta dai Manetti Bros sul ladro criminale piu’ famoso del cinema italiano.
 
Tratto dal fumetto n. 107 delle sorelle Giussani, “Diabolik – Chi sei ?” per molti critici e’ il miglior capitolo e quello piu’ aderente (anche cinematograficamente) alla materia originale.

 

Clerville, sera. La signorina Bauer, che lavora in banca, viene rapita da Diabolik ed Eva Kant che assume la sua identità dopo averla addormentata. L’obiettivo è quello di rubare le preziose monete della Contessa Wiendemar. Ma una spietata banda di criminali ha avuto la stessa idea e, dopo una violenta rapina in banca, uccide la Contessa e scappa con il bottino. Diabolik e l’ispettore Ginko si mettono sulle sue tracce. Il primo è aiutato da Eva, l’altro dal fedele sergente Palmer. Per rintracciare la gang, spiano entrambi Elisa Coen, moglie di uno dei malviventi che ha perso la vita. E tramite lei riescono a scoprire la villa dove sono nascosti.
Tra loro c’è anche il losco avvocato Manden che dirige le operazioni. Ma una volta arrivati sul posto, sia Diabolik sia Ginko vengono catturati, rinchiusi in cantina, legati e incatenati. Per loro non sembra esserci nessuna speranza e aspettano soltanto di essere fatti fuori. Così Diabolik racconta all’ispettore il suo misterioso passato. Nel frattempo, Eva e la Duchessa Altea, con cui Ginko ha una relazione ancora segreta, cercano di mettersi sulle loro tracce.

 

Sempre con Giacomo Gianniotti, Valerio Mastandrea, Miriam Leone, e poi Monica Bellucci e Pier Giorgio Bellocchio.


 

Spazio alla recensione della nostra inviata Loredana Felici:
 
“”Diabolik chi sei?”, presentato in anteprima alla 18esima Festa del Cinema di Roma lo scorso Ottobre, costituisce il terzo ed ultimo capitolo della trilogia iniziata con “Diabolik”, nel 2021, e proseguita con “Diabolik – Ginko all’attacco!”, nel 2022.
Diabolik, interpretato da Giacomo Gianniotti, e la sua complice e amante Eva Kant (Miriam Leone) sono pronti a realizzare un piano ingegnoso, mentre l’ispettore Ginko (Valerio Mastrandrea), cercherà ancora una volta di impedire alla coppia di portare avanti la loro missione, e riuscire finalmente ad arrestarli.
 
Una delle particolarità di questo film è che questa volta il ladro e l’ispettore verranno entrambi catturati da una banda di criminali, e si ritroveranno faccia a faccia rinchiusi nella stessa cella; sicuri di non avere più scampo, e di andare incontro ad una morte inevitabile, i due uomini avranno un confronto, durante il quale il famoso ladro deciderà di dare finalmente una risposta alla domanda postagli da Ginko, e cioè “Diabolik chi sei?”, svelandogli così gli eventi del suo passato oscuro, che l’hanno portato a diventare una “leggenda”.
Nel frattempo, sia Eva Kant che Altea, interpretata da Monica Bellucci, vedova del duca di Vallenberg e compagna dell’ispettore Ginko, sono alla disperata ricerca dei loro uomini: riusciranno ad unire strategicamente le loro forze per salvarli? …
 
Che la trama di questo nuovo capitolo sia totalmente differente da quella dei due film precedenti lo si intuisce chiaramente già dal primo quarto d’ora; per la prima volta, infatti, il ladro mascherato non è la principale minaccia che deve affrontare Ginko: il più grave pericolo per l’ordine pubblico è piuttosto una banda di criminali che ha già messo a segno numerose rapine, e provocato la morte di molte persone in tutta Clerville, (lo Stato fittizio in cui Diabolik ed Eva Kant risiedono, e compiono le loro attività criminali).
Lo spettatore che pensi quindi di assistere ad un ennesimo episodio dell’infinita caccia del gatto col topo tra Ginko e Diabolik, sarà inevitabilmente deluso; viene quindi decisamente abbandonata la “prevedibilità”, che aveva un po’ penalizzato soprattutto il secondo capitolo della saga, e i registi Manetti Bros. si avventurano in un territorio inesplorato, quello della prevalenza dei dialoghi sull’azione: i precedenti film, caratterizzati più che altro da inseguimenti, e scene di violenza, lasciano il posto ad una pellicola più riflessiva, e basata sulle relazioni tra i vari personaggi.
L’impronta del film, che sicuramente dividerà il parere del pubblico, non è soltanto quella di non mostrarci più un Ginko così tanto ossessionato da Diabolik, ma quella di presentarci un racconto più incentrato sui personaggi e sui loro dialoghi; ne consegue un ritmo decisamente più lento, che va a discapito della dinamicità dei capitoli precedenti.
 
Meno azione e più dialogo, e qualcuno storcerà un po’ il naso, una scelta coraggiosa dei registi sicuramente apprezzabile, e che cerca quindi di dare maggior spessore ai personaggi, rendendoli più umani e complessi; Diabolik, grazie alla rievocazione del suo passato, dovrebbe quindi smettere di essere solo un uomo privo di emozioni e perfettamente programmato per il furto: nel film scopriamo infatti come sia stato negativamente influenzato dall’ambiente in cui è cresciuto.
Perché Diabolik ruba? Saranno riusciti i due registi nell’intento di presentarci un personaggio più solo e vulnerabile, allo scopo di farci comprendere meglio le sue azioni, fino a quasi “empatizzare” maggiormente con lui?
Il terzo capitolo della saga ha un’altra particolarità: è anche un film molto “femminile”, dove Eva e Altea, mettono – a tratti – un po’ in ombra Diabolik e Ginko; hanno entrambe un carattere molto forte, e pongono l’intelligenza e la forza al servizio del sentimento, là dove invece i loro uomini falliscono, e appaiono entrambi emotivamente meno coinvolti.
 
Eva e Altea sono due donne che si uniscono superando le rivalità, e amano i loro uomini al di fuori del matrimonio, cosa che all’epoca era inconcepibile: due donne che rappresentano lati opposti, ma sempre molto femminili, in un mondo dominato dagli uomini.
Miriam Leone, e Monica Bellucci, a cui “perdoniamo” quell’accento un po’ esotico e da “femme fatale”, che stona con l’atmosfera noir della pellicola, sono quindi sicuramente perfette per i ruoli che interpretano.
Decisamente azzeccate le diverse sequenze girate interamente in bianco e nero, per differenziarsi dal resto della storia ambientata nel presente, con l’eccezione del sangue, che ci appare a colori.”

 

E questo e’ il trailer ufficiale !!

 


 

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