Muccino è tornato, così è se vi piace

Gabriele Muccino era gia’ tornato a dirigere un film in Italia qualche settembre orsono con “L’estate addosso“.
 
Quella era pero’ una piccola produzione giusto per ritrovare confidenza con il mercato italiano, un piccolo riposo prima di intraprendere un’impresa dal respiro piu’ ampio.
 
E quel momento e’ arrivato adesso con “A casa tutti bene” nel quale il regista romano riprende i suoi temi familiari: le relazioni personali, il tema della famiglia, la ricerca di se stessi e del proprio scopo nella vita.

 

Il film è la storia di una grande famiglia che si ritrova a festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Un’improvvisa mareggiata blocca l’arrivo dei traghetti e fa saltare il rientro previsto in serata costringendo tutti a restare bloccati sull’isola e a fare i conti con loro stessi, con il proprio passato, con gelosie mai sopite, inquietudini, tradimenti, paure e anche improvvisi e inaspettati colpi di fulmine.


 

Il cast e’ come sempre pieno di grandi attori tra i quali Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Gianfelice Imparato, Ivano Marescotti, Giulia Michelini, Sandra Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli, Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi.

 

Maurizio Nicolai era presente all’anteprima stampa milanese ed ecco la sua recensione per Amicinema:
 
“C’è un primo tempo alla Scola, fortunatamente non troppo insistito e un secondo tempo recitato e non troppo urlato alla Muccino. Grande merito al cast colossale, se vada attribuito alla regia onnipresente o alle capacità degli attori, non saprei dire. Non cito nessuno in particolare per non far torto ad alcuno, lo trovo antipatico e toglierei il gusto della visione, resta che qualcuno/a è più in parte di altri.
I temi sono quelli della trilogia italiana d’esordio: classe media arricchita con innesto proletario, infedeltà, gelosie, rancori, primi e ultimi baci, il tutto condito da dialoghi “common sense”.
Ischia gioca un ruolo importante, del resto è risaputo a Ischia, si mangia (e si vede), si beve (e s’intravvede anche cosa si beve) e finalmente, si fischia. Le musiche originali di Piovani evocano atmosfere romantiche e fanno da contrappunto a momenti drammatici, accanto a sapienti e gustose cantate corali, qui corre l’obbligo di menzione per Gianmarco Tognazzi.
La famiglia luogo di partenza e punto di fuga, la ricerca del “giusto”, la beata gioventù, un po’ d’amore con o senza matrimonio con o senza ipocrisie e comunque il futuro è solo e sempre donna, Sandrelli dixit.
Muccino è tornato, così è se vi piace.”

 

E immancabile per finire il trailer ufficiale !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Dai nostri inviati e contrassegnata con , .

Lascia un Commento