Un piccolo gioiello di animazione che riscalda il cuore

Dopo i due deliziosi film firmati da Laurent Tirard Le petit Nicolas torna alle origini con un film di pura animazione intitolato semplicemente “Le avventure del Piccolo Nicolas” diretto dalla coppia Amandine Fredon e Benjamin Massoubre.

 

Il piccolo Nicolas, nato dalla fantasia di Jean-Jacques Sempé e René Goscinny, vive a Parigi e conduce un’esistenza spensierata e allegra, ma poco per volta comincia a rompere il muro della quarta parete e si intrufola nel laboratorio creativo dei suoi creatori, che gli racconteranno come si sono incontrati, com’è la loro amicizia, ma anche i loro segreti e la loro infanzia.


 

Che ne dite di sentire la recensione che ci ha mandato la nostra inviata romana Bianca Maria Sezzatini ?
 
“Le Petit Nicolas: Qu’est-ce qu’on attend pour être heureux?”, conosciuto in Italia come “Le avventure del piccolo Nicolas” è il primo film animato per il cinema tratto dall’omonimo fumetto francese. Al Festival d’Annecy ha vinto il premio come Miglior film; ha ricevuto una candidatura agli European Film Awards 2022 e una ai César 2023, ha il premio Lumière 2023 come Miglior film d’animazione.
La trama de Le avventure del piccolo Nicolas nasce dalla sovrapposizione di due narrazioni: quella dei suoi creatori, il disegnatore Sempé e lo scrittore René Goscinny e quella di Nicolas, il protagonista.
È la fine degli anni ’50. In un bar tra Montmartre e Saint-Germain-des-Prés L’illustratore Jean-Jacques Sempé porta i suoi disegni all’amico scrittore René Goscinny per avere, come fa sempre, un suo prezioso consiglio in merito.
 
Sfogliando e risfogliando, l’attenzione si concentra su uno dei personaggi secondari dei disegni: un bambino dalla faccia pestifera ma buona che non ha neppure un nome di fantasia. Da questa collaborazione tra i due amici/artisti dai caratteri opposti ma mossi dalla stessa curiosità per il mondo che li circonda che nasce il protagonista del film.
Però è proprio il Piccolo Nicolas ad entrare nel mondo dei suoi inventori, a dialogare con loro, ad entrare nella loro amicizia, nei ricordi della loro vita che ha fornito gli elementi per la sua creazione. Come per magia Nicolas, che fino a quel momento viveva dentro un foglio di carta, prende vita, e fuoriesce da quel mondo.
Lo vediamo sulla spalla di Sempé o di Goscinny, seduto sulla macchina da scrivere a scambiare battute raccontando le sue avventure e iniziare ad avere con i suoi autori un profondo dialogo sui valori familiari e infantili, come l’amicizia e la creatività, che gli autori avevano paura di perdere con il tempo e con l’età per la difficoltà di vivere legati alla povertà, all’immigrazione, gli anni del nazismo e a quella di poter realizzare i propri sogni mentre Nicolas mostra loro la bellezza e la magia della vita più spensierata.
 
Nicolas riesce a trasformare tutto ciò che gli capita in piccole grandi avventure: dal rapporto con i genitori, alla televisione che finalmente arriva a casa, dalla nonna materna alla quale è molto affezionato che gli porta regali e caramelle, ai giochi con gli amici, dai primi incontri con le ragazze, al campo estivo, dalla vita scolastica con il burbero e impacciato preside alla maestra gentile e fin troppo paziente.
Nel finale del film Nicolas apprende che Sempé, uno dei suoi due autori, è venuto a mancare. Il dialogo tra Sempé e Nicolas spiegherà come un autore continuerà a vivere in eterno attraverso i suoi personaggi, i personaggi da lui creati capaci di raccontare di sé:

 

NICOLAS:
“Ed io, morirò anch’io, un giorno?”
SEMPÉ:
“No, tu amico mio, sei eterno. Io e Renè ti abbiamo creato ma ora siamo noi che continuiamo a vivere attraverso te”.”

 

Il trailer ufficiale e’ un godimento per gli occhi e per la mente !!

 


 

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