Il successo puo’ permetterti di costruire la tua autostima, ma può anche distruggerti

E’ sicuramente il musical piu’ atteso della stagione, “Annette” diretto da Leos Carax uno dei maestri (poco prolifici purtroppo) del cinema francese.
 
E’ una parabola amara sulla crisi dell’arte e dell’identità maschile, in una pellicola che unisce le due contrastanti anime del cinema di Carax, dal melodramma post-romantico alla sperimentazione spinta verso il confine (e oltre) con lo sberleffo agli spettatori. Con un Adam Driver al suo meglio e con la brava Marion Cotillard.

 

Ann è una diva della lirica che ogni sera muore in scena, Henry una star dello stand-up che fa morire dal ridere la platea. Ann ha preso la luce del sole, Henry tutta l’ombra. A Los Angeles si incontrano e contro ogni logica si innamorano. Anche il pubblico è sorpreso da quel sentimento smisurato come l’ego di Henry. Davanti agli obiettivi dei paparazzi, ‘concepiscono’ Annette, bambina, bambola, enfant prodige, miracolo e dannazione.
Frutto della loro unione e ‘giocattolo’ delle loro aspirazioni, Annette cristallizza le speranze e i tormenti di due figure contrarie. Perché la ‘bella’ e il ‘bastardo’ si amano da morire e fino a morire.


 

Spazio un breve estratto dall’intervista a Marion Cotillard all’ultimo festival di Cannes:
 
“È una domanda che mi sono posta nella mia vita privata. Perché hai bisogno di essere guardata, amata da tante persone? Può permetterti di costruire la tua autostima, ma può anche distruggerti. Soprattutto quando non hai così tanto amore per te stesso. Abbiamo visto così tante celebrità cadere.
Normalmente registri le canzoni in studio e sul set canti in playback. Qui era tutto dal vivo, significa che il suono del canto è stato modificato da ogni movimento del corpo. Abbiamo avuto molte scene in cui ci muovevamo mentre cantavamo, era diverso da qualsiasi altro progetto che coinvolgesse il canto.”
 
E Carax sempre sulla musica (realizzata dal mitico duo degli Sparks) in tale occasione aveva aggiunto:
 
“Nella frustrazione per non essere riuscito a diventare un musicista. La musica mi ha respinto quando ero un ragazzo. Avrei voluto essere il terzo membro degli Sparks. Volevo comporre musica, suonare uno strumento e andarmene in giro per il mondo. Ho scoperto David Bowie e gli Sparks quando avevo 15 anni e ho sempre voluto infondere la mia passione per la musica nel cinema.”

 

Finiamo con il trailer di questo film che vedremo nell’ultima uscita del mese di Amicinema !!

 


 

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