Dal Vostro Inviato a Venezia: il concorso oggi parla Russo

Mattinata con pioggia e grandine oggi a Venezia, ma i poliziotti che controllano minuziosamente gli zaini al Lido non hanno comunque pietà. Lunga fila sotto la pioggia e non ci sarà da stupirsi se qualcuno la febbre se la prenderà davvero.

Il primo film nel programma del Vostro Inviato è La Nuits de Rois del regista ivoriano Philippe Lacote (il secondo da sinistra nella foto, insieme ai suoi interpreti e alla delegazione che accompagnava il film a Venezia). Ambientato nella prigione Maca in costa d’Avorio, ne racconta i riti inventati dai prigionieri e tramandati nel tempo, riti che trasformano grazie ai canti, al racconto e alla partecipazione collettiva, una condizione bestiale in vita umana. E’ attraverso la cultura, la trasmissione orale e collettiva delle storie, sembra dirci il regista, che l’Africa sopravviverà ai suoi demoni.

Il primo film in concorso oggi è del grande regista russo Andrej Konchalowsky (con la moglie e interprete del fim nella foto sotto). “Cari Compagni” racconta un episodio poco conosciuto avvenuto nell’Unione Sovetica del disgelo di Krusciov, quando uno sciopero legato all’aumento dei prezzi viene soffocato nel sangue. Girato in uno splendido bianco e nero, rivela dall’interno i meccanismi di potere nell’Unione Sovietica, grazie alla protagonista che è una funzionaria del partito comunista locale.

Il secondo film in concorso è ambientato in Polonia, in una periferia dal benessere asettico fatto di villette tutte uguali. Il protagonista è un massaggiatore/guaritore di Chernobyl, ucraino di lingua madre russa che ascolta e osserva le vite dai desideri insoddisfatti dei suoi pazienti, quasi tutte donne. Evocativo e un po’ misterioso è piaciuto molto al Vostro Inviato, per come la regista Malgorzata Szumowska coniugando empatia e umorismo riesce a mostrare i dettagli dell’infelicità.

Ultimo film della giornata, passato fuori concorso (ancora una volta, perché?) è One Night in Miami di Regina King. E’ la notte del 1964 in cui Cassius Clay vinse il titolo di campione mondiale dei pesi massimi. Su invito di Malcom X festeggia la vittoria in un hotel di Miami con il cantante Sam Cooke, il campione di football americano Jim Brown e lo stesso Malcom X, discutendo sulla situazione e il futuro dei neri in America. Tratto da un’opera teatrale, è un film di parole e musica che tiene incollati alla sedia. Anche perché è triste constatarne l’attualità: poco sembra cambiato dal ’64 al 2020 di Trump.

 

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