CineFrance, stagione 2, puntata 12: I Cesar 2019

Ripetiamo l’esperienza dello scorso anno interrompendo momentaneamente il nostro sguardo sul box office francese, per raccontarvi la serata dei Cesar dove si e’ festeggiato il meglio del cinema francese dello scorso anno.

 

La 44a edizione ha avuto luogo il 22 febbraio 2019 presso il Salle Pleyel di Parigi ed e’ stata presentata dall’attore comico Kad Merad che anche da noi e’ famoso avendolo visto in molte pellicole di successo come “Giu’ al Nord”, ” Il piccolo Nicolas e i suoi genitori”, “Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute”.


 

Come Miglior film e’ stato premiato “L’affido – Una storia di violenza (Jusqu’à la garde)” di Xavier Legrand che a Venezia 2017 aveva vinto ben due importanti premi.
 
Miglior regista Jacques Audiard per il recente “I fratelli Sisters” (lo abbiamo visto proprio ad inizio mese) e miglior attrice Léa Drucker sempre per “L’affido”.

 

Nella sezione miglior attore il premio e’ andato ad Alex Lutz per il suo ottimo “Guy” nel quale e’ anche regista.

 

Conoscete Guy Jamet? Certamente no, perché esiste solo nell’immaginario di Alex Lutz. Questo crooner popolare, il cui registro si situa da qualche parte tra Michel Sardou e Claude François, è al crepuscolo della sua vita. Gauthier, giornalista e figlio illegittimo di cui Guy non sospetta l’esistenza, ha impugnato la camera per approcciarlo e conoscerlo.
Qualche volta misogino, sovente bisbetico, l’ex-vedette, che ha conosciuto la gloria tra gli anni Sessanta e Settanta, confessa i suoi piccoli segreti, sgrana i ricordi con animosità e sogna il comeback.

 

Per ora nessuna possibilità di vederlo in Italia.

 


 

Nella sezione Migliore attore non protagonista ha trionfato Philippe Katerine per “7 uomini a mollo (Le Grand Bain)” visto anche da noi, mentre per il corrispettivo femminle ha trionfato la brava Karin Viard per “Les chatouilles“.
 
Diretto dalla coppia Andréa Bescond, Eric Métayer, il film racconta la storia di Odette otto anni e una passione per la danza.
Il suo talento, vero, evidente, non sfugge alla sua insegnante e la conduce fino a Parigi. Lontana finalmente da Gilbert, amico di famiglia che abusa di lei. Un abuso segreto, ripetuto e impossibile da dire a una madre troppo distratta e un padre troppo fragile.
Cresciuta col suo dolore, Odette è una giovane donna arrabbiata e incapace di dire il torto subito e sublimato danzando. Ma poi le cose precipitano, l’alcol si mischia ai demoni, le droghe agli amanti e Odette decide per l’analisi. Sarà l’inizio di un lungo percorso di rinascita.

 


 

Terminiamo con le ultime categorie: come miglior film d’animazione ha vinto il bellissimo “Dilili a Parigi (Dilili à Paris)” di Michel Ocelot, mentre migliore opera prima, migliore promessa maschile e migliore promessa femminile sono andate allo stesso film “Shéhérazade” di Jean-Bernard Marlin che ha visto premiati i propri attori protagonisti Dylan Robert e Kenza Fortas.

Zachary è un ragazzo di diciassette anni. Quando viene rilasciato dalla prigione, la madre lo respinge e così Zachary comincia a frequentare i quartieri periferici di Marsiglia. È qui che incontra Scheherazade.

 


 
E infine se volete recuperare le puntate precedenti di CineFrance questo e’ il link !!
 

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