Un labirinto pieno di ostacoli e misteri

Il figlio di Saul” e’ stato uno dei film piu’ importanti di questo decennio e ha segnato quasi uno spartiacque sul modo di filmare e rappresentare l’olocausto.
 
László Nemes ha vinto Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes, il Golden Globe, il Premio Oscar come miglior film straniero e adesso arriva alla prova piu’ importante: il secondo film.

 

Tramonto” (Sunset) esce in sala purtroppo solo per tre giorni da oggi a mercoledi’ e per questo vi consigliamo di non perderlo assolutamente.

 

Budapest, 1913. L’Europa austroungarica è all’apice del progresso e dello sviluppo tecnologico. La giovane Irisz Leiter, tornata nella capitale ungherese dopo gli anni spesi a Trieste a studiare come modista, vorrebbe lavorare nella leggendaria cappelleria dei suoi defunti genitori. Ha il nome e le abilità per farlo, ma il nuovo proprietario, il signor Brill, la respinge.
Sono attesi ospiti reali e non vuole problemi. Irisz, però, non se ne va, specie dopo aver scoperto l’esistenza di un fratello, Kálmán, che vive nascosto per essere stato protagonista di un oscuro delitto. La ricerca di Kálmán la conduce nel cuore di tenebra di una civiltà sull’orlo della propria rovina.

 

Nel cast troviamo Juli Jakab, Vlad Ivanov, Evelin Dobos, Marcin Czarnik, Judit Bárdos e Benjamin Dino.


 

Sentiamo le parole del regista ungherese su questo suo secondo lungometraggio:
 
“L’alba del secolo scorso fu caratterizzata da un fervore di scoperte scientifiche, dall’affermarsi di studi psicologici e psicoanalitici, dal fiorire di nuove forme d’espressione artistica.
Ognuno era convinto che tutto questo avrebbe portato a un mondo migliore. E invece non è andata così. Sotto la crosta covava una forza autodistruttiva.
Anche oggi pensiamo che lo sviluppo dell’informazione e delle tecnologie porterà solo miglioramenti, e invece, più andiamo avanti così e più ci abituiamo a non usare più i nostri cervelli. Sul web diamo tutti l’impressione di stare benissimo, in realtà c’è un aspetto oscuro e distruttivo di Internet, siamo spaventati e questo ci rende pericolosi
 
Diversamente dal “Figlio di Saul” che aveva un approccio meticoloso, di tipo documentaristico, “Tramonto” è un racconto a cui lo spettatore è invitato a partecipare, seguendo la protagonista in un labirinto pieno di ostacoli e misteri.
Nel mio caso la scelta è stata istintiva, forse perché sono stato modellato da due donne, mia madre e mia nonna, e vedo le cose da un punto di vista più femminile. Però sono anche certo che le due prospettive non si possano separare, che l’essere umano sia composto da una parte femminile e da una maschile.
Mi auguro che in futuro possano esserci molte più registe, e ce ne sono già tante che mi piacciono.
In ogni caso la battaglia per fare film è salutare, le difficoltà spingono sempre a fare meglio.
 
Bela Tarr e’ stato il mio maestro, mi ha insegnato ad essere curioso, a sviluppare il gusto. Oggi prevale il senso di isolamento, ognuno ritiene di poter iniziare da solo e da zero, ma non è così. Lavorare con Bela Tarr non è stato facile, ma da lui ho imparato a non essere mai soddisfatto”.

 

Finiamo come sempre con il trailer di questo atteso film !!

 


 

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