Ritorno sulla magica isola di Kalokairi

Anche i sassi sapevano che il grande successo di “Mamma mia” (e’ il musical che ha incassato di più nella storia del cinema) avrebbe, prima o poi, portato all’inevitabile remake.

 

E infatti dopo 10 anni esce al cinema “Mamma Mia! Ci risiamo” (“Mamma Mia! Here We Go Again”) con in pratica lo stesso cast del film originale (Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård e Colin Firth) con l’aggiunta di Cher, Lily James, Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan.

 

Ol Parker, sceneggiatore di Marigold Hotel, ha scritto e diretto questo film ambientato nuovamente sulla magica isola greca di Kalokairi dove, tra passato e presente si avvicendano le amicizie, gli amori e i drammi di Donna e della sua allegra famiglia allargata.


 

Anna Baisi ha scritto per Amicinema una recensione di questo film e quindi spazio alle sue parole:
 
“Il trasporto che portavano le canzoni più famose degli Abba, il fascino delle coreografie facevano di “Mamma mia!” ben dieci anni fa un film godibile e trascinante che portava il pubblico ad applaudire e canticchiare le canzoni durante la proiezione del film mentre il suo seguito,“Mamma Mia! Here We Go Again” diretto da Ol Parker, qui da noi “Mamma Mia! Ci risiamo”, anche dal punto di vista drammaturgico meno strutturato pecca un po’ nella definizione dei personaggi infatti solo Donna Sheridan, in versione young, ha una sua personalità ben definita ed energica che rimanda a quella del primo film mentre tutti gli altri sono più comprimari che ci spiegano quello che era stato solo accennato con i famosi “puntini puntini… puntini…” del diario di Donna in “Mamma Mia!”.
La peculiarità del film è che è al contempo un prequel ed un sequel che si alternano raccontandoci la vita di Donna adolescente e gli eventi che invece accadono dopo il primo film, flashback e presente che si avvicendano.
 
Donna (Meryl Streep), la ragazza americana che è rimasta sull’isola greca di Kalokairi, dove è riuscita a costruire un piccolo albergo e ha cresciuto sua figlia Sophie (Amanda Seyfried) lì, è morta.
Un anno dopo la morte di sua madre, Sophie, che ha circa venticinque anni, ha finito di ristrutturare l’hotel e si sta preparando con l’aiuto di Sam (Pierce Brosnan), uno dei suoi possibili padri, e quello che ha sposato Donna alla fine del film precedente, alla grande riapertura dell’albergo nella speranza che i suoi altri due padri, Bill (Stellan Skarsgård) e Harry (Colin Firth) arrivino anch’essi alla festa che è anche una commemorazione della defunta Donna.
E mentre Sophie è preoccupata al giorno d’oggi sia per la perdita della madre che per un dissapore con il fidanzato Sky, il film torna indietro di trenta anni quando Donna ha avuto un’avventura estiva con tre baldi giovani che sono poi i “padri” della ragazza.
Aleggia un aria di entusiasmo un po’ hippy, tutti sono giovani, timidi o scanzonati e Donna ora interpretata da Lily James, dolce, grintosa ed efficace, peccato per i suoi occhi marroni che diventano poi azzurri con l’età in Meryl Streep, va incontro alla vita insieme alle sue due migliori amiche Rosie e Tania: Alexa Davies e Jessica Keenan Wynn che sostituiscono rispettivamente Julie Walters e Christine Baranski.
 
I flashback, ambientati nel 1979 e nel 1980, raccontano la storia di Donna che dopo il college va in giro per l’Europa. A Parigi incontra l’incarnazione young di Firth, Harry (Hugh Skinner) dopodiché è in Grecia dove affascina il marinaio svedese Bill (Josh Dylan che interpreta il personaggio di Skarsgård) ed una volta sull’isola, dove un giorno costruirà il suo hotel, incontrerà il personaggio di Brosnan, il sensibile Sam, interpretato oggi da Jeremy Irvine.
Il prequel è la parte più riuscita del film perché si respira aria di libertà, di incertezza e i rischi della gioventù oltre a corpi tonici, bikini, voglia di di tuffarsi oltre che nel mare nella vita lo rendono gioioso e romanticamente zuccheroso.
Chi solleva di più il morale e’ Lily James che illumina il film con una buona performance mentre i giovani “amanti” di Donna non ben delineati si perdono in un scialbo anonimato: nessuno è superlativo nel canto ed anche qui la più dotata e la James che peraltro ha l’ingrato compito di interpretare lo stesso personaggio di quel mostro sacro di Meryl Streep che, invece “nata” come cantante e poi fortunatamente per noi convertitasi alla recitazione, era stata eccellente.
Le sequenze ambientate nel presente non sono brillanti perché la tristezza di Sophie, peraltro interpretata splendidamente da Amanda Seyfried, e la mancanza di altri personaggi che darebbe maggiore vigore rende una certa cupezza che coinvolge anche Sam che in quella casa senza Donna sembra quasi un personaggio svuotato di significato.
Anche la location non è così solare o frizzante come nel film precedente: questa volta è stato girato in un isola della Croazia e non in Grecia ed alcune ricostruzione d’ambiente sono modeste.
 
Ad alzare il tono del film ma ormai nel finale e l’apparizione cameo di Cher che scende da un elicottero con un ingresso hollywoodiana un po’ sopra le righe e un filino ridicolo ma che fa riacquistare lo spirito e la grinta al film.
Interpreta Ruby, mamma di Donna e nonna di Sophie che incontra sull’isola il playboy locale Fernando e suo vecchio amore, interpretato da Andy Garcia ed insieme duettano la canzone omonima “Fernando”.
Le canzoni degli Abba sono “minori”, da lato B, e del primo film rimangono solo Mamma Mia, Dancing Queen e nel gran finale Super Trouper.
Certo per gli appassionati degli Abba una nota di merito forse meno apprezzata dai neofiti; perla finale quella del breve ma perfetto cameo di Meryl Streep che appare come fantasma e duetta con Amanda Seyfried nella canzone “My Love, My Life”: assolutamente commovente.
 
Sicuramente meno riuscito del precedente, “Mamma Mia! Ci Risiamo” è un musical frizzante che, nonostante alcuni difetti già citati, intrattiene piacevolmente grazie alla ricercata colonna sonora.
In cuor mio però, nonostante la scelta dei produttori che comunque non avrebbero dato una parte importante a Meryl Streep volendo girare una sorta di “Padrino – Parte II”, la maggior pecca del film la ritrovo proprio in questo: nella quasi assenza della mia amatissima Meryl.”

 

E finiamo con lo scatenato trailer italiano !!

 


 

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