Amicinema all’anteprima di Latin Lover

E’ uscito oggi in tutte le sale italiane “Latin lover”, il nuovo film di Cristina Comencini con le interpretazioni di un grandissimo cast tra i quali Angela Finocchiaro, Valeria Bruni Tedeschi, Marisa Paredes, Francesco Scianna, Jordi Mollà, Neri Marcorè, Carlo Buccirosso e Toni Bertorelli.
E ovviamente l’ultima interpretazione di Virna Lisi scomparsa pochi mesi dopo la fine delle riprese.

 

Qualche giorno fa si e’ tenuta l’anteprima milanese e noi di Amicinema eravamo presenti con i nostri inviati speciali ai quali lasciamo subito la parola.


 

Ugo Besson

 

“Una commedia all’italiana diretta con maestria da Cristina Comencini e interpretata da un gruppo di attrici molto diverse fra loro e molto brave. Mi sembra che il film tratti due temi, evocati anche nella discussione dopo la proiezione. Il primo riguarda l’attore, il rapporto fra la sua immagine sullo schermo e la sua vita privata, la vanità e l’egocentrismo tipici del grande divo. Il racconto della carriera cinematografica del famoso attore da tutti evocato e adorato è impreziosito dalla abile ricostruzione di frammenti di film italiani del passato, che diventano così anche un omaggio al nostro cinema e un invito a continuare una tradizione così importante.
 
L’altro tema è quello del ruolo della donna nel cinema e nella famiglia e della “sorellanza”, ciò dei rapporti di complicità, rivalità, amore e conflitto fra le donne. La regista dice che “al centro del film c’è la ricerca di una nuova identità femminile … la scoperta della libertà di essere se stesse”. Da questo punto di vista non mi sembra che la storia e i personaggi rappresentino bene queste idee, anzi mi sembra che il film descriva piuttosto la fragilità e la dipendenza psicologica delle donne, che nel film ruotano tutte attorno a figure maschili.
Nella discussione quasi tutti hanno voluto ricordare Virna Lisi, che ci ha regalato una ultima interpretazione di grande forza e personalità.”

 

Massimo D’Ardia
 
Il film ripercorre la vita di un attore e latin lover, Saverio Crispo. Nel decimo anniversario dalla scomparsa, la sua famiglia allargata, composta da cinque figlie, avute da cinque donne in altrettante parti del mondo, si riunisce nel casale di San Vito dei Normanni, paesino pugliese in cui l’attore è nato, in vista di una celebrazione in suo onore. Nessuna di loro ha mai passato molto tempo con lui e questa è l’occasione buona affinchè l’una racconti qualcosa all’altra. Abbiamo così i ricordi della moglie italiana e di quella spagnola oltre a quelli, molto vaghi, della figlia italiana, francese, spagnola, svedese e americana. Quello che però lo conosceva meglio di tutti era il suo stuntman Pedro del Rio, che ne dipinge un quadro inaspettato. Attraverso la ricerca di aneddoti e curiosità sul pater familias, le donne scopriranno anche molto di sé stesse.

È stato un piacere poter vedere una commedia italiana che si svincola dai temi abituali quali amore frivolo, risate scontate o drammaticità senza fine. È un mix di affetti e battibecchi famigliari, di risate, riflessioni, passioni e colpi di scena.
Saverio Crispo è un personaggio di finzione, che incarna gli attori più significiativi del cinema italiano, come Mastroianni, Tognazzi, Gassman, Volonté, Sordi e tanti altri. Le vere protagoniste della pellicola sono la donna e la famiglia.
 
Qui, la regista Cristina Comencini, ha esaltato infatti la bellezza della famiglia, anche se allargata e delle donne, scegliendo un cast prevalentemente femminile, multigenerazionale e internazionale. Ha affidato alcuni ruoli ad attori che era certa che li ricoprissero alla perfezione, data la somiglianza con quelli in cui si è soliti vederli, ad esempio Angela Finocchiaro è come sempre al di sopra delle righe, così come il suo compagno –nel film- Neri Marcorè e su altri ha rischiato, riuscitamente: è stata una sopresa vedere Jordi Molla, il cattivo di numerosissimi e famosissimi film stranieri (ad esempio Blow, Bad Boys II, Che-Guerriglia, Colombiana e molti altri) impegnato in una commedia italiana nella parte dell’unico marito presente nel film, anch’egli con gli istinti da latin lover. Nei panni della moglie italiana di Crispo ammiriamo Virna Lisa: è la sua ultima fatica cinematografica prima della scomparsa nel dicembre dello scorso anno. Ci ha regalato un’interpretazione incisiva, coinvolgente e realistica, facendoci capire che un’ottima interpretazione può rendere il proprio ricordo immortale.
 
Il ruolo del divo sciupafemmine è stato affidato a Francesco Scianna che nonostante sia l’uomo al centro di quest’opera, appare di rado in scena, tramite la ricostruzione dei film che l’hanno portato al successo, dai western all’italiana alle commedie, ma quasi mai in situazioni famigliari, neanche durante le rievocazioni dei suoi cari, proprio per evidenziare come una star cinematografica può essere un qualcosa di inavvicinabile anche per il sangue del suo sangue, rischiando di far trasparire più il mito che l’uomo. Scianna è calato totalmente in questo personaggio, riportando egregiamente alla memoria i divi dell’epoca.
Ammiriamo il bravissimo Lluis Homar (indimenticabili le sue interpretazioni in film come La Mala Education e Gli abbracci spezzati) nei panni della controfigura di Crispo. La moglie spagnola è interpretata da Marisa Paredes, da decenni star spagnola e musa di Pedro Almodóvar (insieme a Carmen Maura e Penélope Cruz).
 
Shelley, la figlia americana, ha un ruolo minore che simbolicamente evidenzia ciò che realmente significava per il padre e per la famiglia acquisita, ed è interpretata da Nadeah Miranda, cantautrice australiana, alla sua prima prova d’attrice cinematografica.
Claudio Gioè veste i panni di un giornalista fissato con la storia dei Crispo, che decide di approfittare della commemorazione per scrivere un articolo. È l’interpretazione più credibile e spontanea in cui l’ho visto fino a questo momento.

 


 

Sono state ricostruite alla perfezione alcune scene di grandi film del passato, inserendoci Crispo (Francesco Scianna) come protagonista.
Oltre a vedere dei bravissimi attori, è stato un piacere poter ascoltare una colonna sonora che oscilla tra passato e presente e che contiene anche rivisitazioni moderne di classici come Quando, Quando, Quando (Tony Renis,1962).
Latin Lover è un film che merita d’essere visto per l’originalità della trama e per le brillanti interpretazioni di tutto il cast: ognuno è incisivo nel ruolo che ricopre. È uno di quei casi in cui il cast corale e internazionale fa la differenza.”

 

A Milano il film e’ proiettato nei cinema Anteo, Apollo, Colosseo, Ducale, e Odeon.

 

Buon cinema a tutti !!

 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po'.

Lascia un Commento