La dignità dell’uomo comune

Cento domeniche” e’ il nuovo film di Antonio Albanese che ritorna alla regia 5 anni dopo “Contromano” con un’opera delicata e intensa piena di quel cinema civile vicino agli ultimi che a noi piace davvero tanto.

 

Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita mite e tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre anziana, ha una ex moglie con cui è in ottimi rapporti ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia.
Quando Emilia un giorno gli annuncia che ha deciso di sposarsi, Antonio è colmo di gioia, può finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento che insieme hanno sempre sognato potendo contare sui risparmi di una vita.
La banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo.
L’impresa di pagare il matrimonio di sua figlia si rivelerà sempre più ardua e Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

 

Oltre ad Albanese nel cast ci sono Liliana Bottone, Donatella Bartoli, Giulia Lazzarini, Elio De Capitani e la sempre brava Sandra Ceccarelli.


 

Queste sono le parole del regista di Olginate a presentazione del film:
 
“Immaginate da un giorno all’altro che tutto quello che avete costruito con sacrificio nell’arco della vostra vita vi venga portato via. E che assieme ai vostri beni spariscano anche la vostra serenità e la capacità di guardare al futuro con fiducia.
Immaginate che a quel punto l’affetto e il conforto di chi vi vuole bene non sia più sufficiente a reggere l’onda d’urto della vergogna. Perché di quel mostruoso raggiro, ingiustamente, vi sentite anche responsabili.
Questo è quello che capita ad Antonio Riva, il protagonista della nostra storia. Antonio è una delle tante vittime dei crack bancari. Storie di ordinaria avidità, che hanno travolto le esistenze di centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori su e giù per la penisola.
Quello che Antonio subisce è un tradimento. In quella provincia operosa dove è cresciuto, della banca del paese ci si è sempre fidati. Per tutti la banca è sempre stata il confessionale: conosce vita, morte e miracoli di tutta quella comunità.
 
Ne ha accompagnato la crescita, finanziato il desiderio legittimo di avere una casa propria. Per questo, alla scoperta del raggiro, la prima reazione di Antonio è di incredulità. Poi subentra lo smarrimento e l’angoscia di chi è stato tradito proprio da chi si fidava, la vergogna di non aver intuito quanto stava accadendo.
Ho sentito la necessità di raccontare questa storia, non solo per l’universalità che esprime, ma soprattutto mi ha colpito la dignità che le persone come Antonio hanno manifestato in queste circostanze. La fiducia nel proprio lavoro, l’attaccamento alle proprie radici, quella straordinaria capacità di accontentarsi e di vivere una vita serena fatta di piccole cose e di relazioni autentiche. Per questo l’onda del raggiro e del tradimento li ha travolti: non erano pronti ad affrontarla.
 
Per questo abbiamo deciso di dedicare questo film alle centinaia di migliaia di persone tradite dall’avidità.”

 

Finiamo come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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