Un legame di amicizia attraverso la guerra e il sangue

Autore di film come “The Fighter”, “Il lato positivo” e “American Hustle“, cinque volte candidato all’Oscar, David O. Russell ha portato la sua ultima fatica “Amsterdam” alla festa del cinema di Roma e adesso nelle sale di tutta la nostra penisola.

 

New York, 1933. Il dottor Burt Berendsen e l’avvocato Harold Woodman sono amici fraterni e colleghi di lavoro, dal giorno in cui il generale Meekins li ha fatti conoscere, sul fronte europeo, durante la prima guerra mondiale.
Ed è proprio al cospetto del cadavere di Meekins, con ogni probabilità dovuto ad avvelenamento, che i due si trovano a dover nuovamente guardarsi le spalle, perché qualcuno li vuole morti, o per lo meno al fresco.
Determinati a vendicare il loro superiore, Burt e Harold finiscono nella ricca tenuta dei Voze, dove incontrano Valérie, ex infermiera di guerra e grande amore di Harold, sparita nel nulla dodici anni prima.
Ad Amsterdam, a quel tempo, i tre avevano giurato di proteggersi a vicenda, e ora rinnovano la promessa, mentre si addentrano tra le maglie di una cospirazione che minaccia di far saltare le fondamenta della democrazia americana.

 

Grandissimo cast con Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Alessandro Nivola, Andrea Riseborough, Anya Taylor-Joy, Chris Rock, Matthias Schoenaerts, Michael Shannon, Mike Myers, Taylor Swift, Zoe Saldaña, Rami Malek e Robert De Niro.


 

Ecco un breve estratto da una recente intervista del regista americano su questo film:
 
“La prima ispirazione è ciò che abbiamo fatto in American Hustle. Mi piace parlare con Christian [Bale] e amo la vita nel cinema e nei personaggi, e abbiamo iniziato a parlarne. All’inizio sapevamo che c’erano alcune relazioni che ritenevamo bellissime e incredibili e che non erano mai state documentate.
Per me, quando penso a questo ragazzo [che Bale interpreta nel film], devo dire che mi piacciono sempre gli outsider. Mi piacciono sempre le persone ai margini, ai confini.
Abbiamo iniziato a parlare di questo medico. Per molto tempo ho pensato che sarei diventato un medico. Ci siamo divertiti molto a discutere della persona che ha intrapreso questo viaggio con noi e delle amicizie che ha stretto. Volevamo che si trattasse di un individu che amavamo davvero, ed eravamo motivati da questo.
 
È il medico di ultima risorsa, nei quartieri alti. C’era un medico del genere ad Harlem e avevo dei parenti che lavoravano per lui. Volevo conoscerlo e chiedergli: “Che cos’ha questo ragazzo?”. Ne ha passate tante. È il tipo di persona che vorrei frequentare, è divertente intenzionalmente e involontariamente e ha uno spirito straordinario.
Vuole creare medicine che non sono state inventate. Ho detto [a Bale]: “Immagina di aver subito una ferita o un episodio storico come la Grande Guerra e che la gente non voglia guardarti”. Lui in pratica sta cercando di curare le persone e di dare loro ottimismo. Vuole dare loro speranza.
[Queste persone] hanno vissuto un periodo di terrore, ma sono rimaste forti, che è il tema di tutti i miei film, e hanno creato le più grandi amicizie e i più importanti momenti della loro vita.
 
Quindi abbiamo avuto una serie di conversazioni. Sto leggendo una storia che mi affascina e abbiamo pensato a un film in bianco e nero per riflettere questo periodo, ma sembrava un po’ strano perché copre 15 anni e due periodi di tempo in realtà.
E la nozione di amicizia, di lealtà tra tre persone che hanno attraversato quelle esperienze e quegli anni ci ha ispirato tanto quanto la famiglia di The Fighter. [I tre protagonisti] sono legati da un legame di sangue, da un trauma, ma coltivano anche un nuovo amore per la vita insieme, e Amsterdam diventa il loro vero Nord, dove sono più liberi, più felici, più fedeli a se stessi.
Avevamo preparato delle storie per cui avremmo girato molte scene di sangue. Si trattava di tattiche del XIX secolo che incontravano la tecnologia del XX secolo, il che è una catastrofe, come tutti sanno. E questi ragazzi sono saltati in aria. L’idea era che venissero colpiti dalle stesse schegge, era molto cinematografica.
 
Si sono girati di spalle e sono stati letteralmente colpiti dalle schegge. Avevano le stesse cicatrici sulla schiena, e si incontra questa donna che le sta rimuovendo dalle loro schiene. Deve togliere ogni pezzo, e diventa una questione che ha a che fare col riflettere a cosa ci siamo fatti l’un l’altro. Lei salva e lo vede come arte.
Il modo in cui si è sviluppato è diventato: perché l’umanità continua a fare questo? Non ha senso. Questi ragazzi sono legati a lei dall’assurdità e dall’emozione di ciò che accade loro. Quindi, per me, le schegge diventano una cosa viva che tutti loro hanno condiviso. È una cosa viva e sanguinosa che hanno letteralmente attraversato.”

 

Sentiamo giusto anche un aneddoto divertente raccontato da Christian Bale su una scena con la famosa cantante Taylor Swift:
 
“È stata una bella sorpresa, non l’ho detto a nessuno fino a fatto compiuto. Sono andato da mia figlia e le ho detto: “Sai con chi ho cantato oggi? Taylor Swift”. Lei ha detto: “Aspetta, cosa? Ma perché?”.
La scena era molto divertente in realtà perché io e [John David Washington] c’eravamo esercitati tanto. Il regista ce l’aveva fatta provare tutto il giorno, ma poi capitava che dimenticassi le parole. Poi guardavo negli occhi J.D., lui ricambiava lo sguardo e poi se le dimenticava a sua volta. L’intonazione lasciava a desiderare, ma dicevamo: “Il sentimento c’è!”.
Tutto a un tratto David dice: “Che ne dite se Christian e J.D. se ne stanno zitti e lasciano fare a Taylor?”. Era come se avessimo soffocato la voce di un angelo per tutto il giorno con le nostre orribili voci cacofoniche. Fa davvero impressione quando hai qualcuno con una voce bella come la sua che ti canta accanto.”

 

Ecco il trailer ufficiale di questa attesa pellicola !!

 


 

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