Un thriller da fiato sospeso dove si può solo pregare

John Madden e’ uno di quei registi piu’ famosi per i film diretti che per il proprio nome. E infatti quanti riconoscerebbero in lui il regista di “Shakespeare in Love” o “Marigold Hotel” ?

 

Adesso arriva la sua ultima fatica intitolata “L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat” con un grande cast nel quale svetta Colin Firth e poi anche Kelly MacDonald, Matthew MacFadyen, Penelope Wilton, Jason Isaacs, Johnny Flynn e Paul Ritter.

 

La trama si basa sull’Operazione Mincemeat (cioè “carne trita”). Siamo nella primavera del 1943. Gli alleati hanno pianificato di invadere la Sicilia e di risalire l’Italia per indebolire il fronte meridionale delle forze fasciste e naziste. Solo che informazioni riservate dicono che i tedeschi sono a conoscenza delle intenzioni avversarie.
Così i servizi segreti britannici si inventano un modo per convincere Hitler che in realtà gli sbarchi sarebbero avvenuti in Sardegna e Grecia, e che la Sicilia sarebbe stata utilizzata come diversivo per sottrarre forze dell’asse dagli obiettivi principali. L’idea è di fare in modo che i tedeschi trovino il cadavere annegato di un ufficiale britannico con addosso alcuni documenti riservati (falsi), il cui contenuto depistasse i nazisti. Un azzardo talmente folle che, appunto, funzionò.

 

Curiosità: il piano prese ispirazione da un racconto di Ian Fleming che all’epoca prestava addestramento nel servizio segreto navale britannico.


 

Sentiamo la bella recensione che ci ha mandato la nostra inviata Silvia Carinelli:
 
L’esperto regista Madden ci trasporta, complice una fedele fotografia ed un impareggiabile cast di attori che incarnano profondamento lo spirito britannico – a partire dall’inconfondibile iconico Colin Firth – in una Londra scura dove due coraggiosi agenti del Comitato Twenty/XX (.. ‘doppio inganno’) dell’Intelligence, gli ‘uomini normali’ Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen), crearono e combatterono una guerra nascosta, invisibile e senza eroi, dando letteralmente vita alla più geniale ed improbabile strategia di depistaggio, l’Operazione Mincemeat (Carne trita !).
Un universo ‘sotterraneo e fumoso dove tutti scrivono’, anche Ian Fleming, che vi si ispirerà per l’Agente Segreto più famoso.
 
Mondo che, in ossequio al periodo storico, è maschile ma dove due donne, le brave Kelly Macdonald in Jean e Penelope Wilton in Hester Leggett, si ritagliano un ruolo centrale e da cui tutti i protagonisti escono stravolti ma ‘migliori’ – come alla fine sottolinea uno dei protagonisti – dal carico emotivo della finzione e dalle pesanti responsabilità in gioco.
E’ ovviamente un film di guerra ed una spy-story, ma riesce a trovare spazio anche per una storia d’amore, gettando uno sguardo sulle relazioni umane che si intrecciano, concludendosi in un thriller da.. fiato sospeso dove si può solo pregare.
 
Un bel film, tratto da una storia vera recentemente riemersa dall’oblio della storia, costruito su un’idea molto elaborata – ‘l’inganno più spettacolare della storia dello spionaggio’ come venne poi definito – ed infinitamente fragile: perchè, come recita il personaggio di Firth/Montagu, “Dovremmo fornirgli delle prove… prove false, certo !”

 

E finiamo come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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