Uno Yak in classe

A nostra memoria e’ la prima volta che arriva sul mercato internazionale un film prodotto in Bhutan e “Lunana: Il villaggio alla fine del mondo” (in originale “Lunana: A Yak In The Classroom”) e’ arrivato persino nella cinquina finale dei migliori film stranieri nella serata dell’Oscar !

 

Un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare in Australia per diventare un cantante.
Come rimprovero, i suoi superiori lo inviano nella scuola più remota del mondo, nel villaggio di Lunana a 4.800 metri di quota, per completare il suo periodo di servizio.
Dopo un cammino di 8 giorni, Ugyen si ritrova esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna.
Sebbene poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al loro nuovo insegnante, che deve affrontare il difficile compito di insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere la felicità incondizionata degli abitanti del villaggio, dotati di una straordinaria forza spirituale in grado di contrastare le grandi avversità del luogo.
Si ritroverà conquistato dall’adorazione che i bambini dimostreranno verso di lui, che lo vedono come una figura fondamentale per la costruzione del loro futuro.

 

Dirige Pawo Choyning Dorji.


 

Bianca Maria Sezzatini ha visto in anteprima per Amicinema questo film ed ecco la sua recensione:
 
“Lunana: Il villaggio alla fine del mondo” è la sorpresa cinematografica del momento. Non solo è l’esordio alla regia del giovane regista e fotografo Pawo Choyning Dorji, bhutanese di origine indiana ma, soprattutto, è il primo film bhutanese ad aver ottenuto una candidatura come miglior lungometraggio internazionale, al premio più ambito premio in America: il “Premio Oscar”. al premio più ambito premio in America: il “Premio Oscar”.
 
Girato in soli due mesi in una remotissima scuola del Bhutan, nel gelido villaggio himalayano di Lunana, tratta la storia di un giovane insegnante del Bhutan moderno, Ugyen Dorji (Sherab Dorji), impiego ben pagato che gli permette di vivere dignitosamente. Ma l’insegnamento non è il sogno della sua vita: Ugyen aspira a diventare un famoso cantante e vivere in Australia. Per rincorrere il suo sogno decide di venir meno ai suoi doveri di insegnante ma la sua superiore gli intima di finire l’anno accademico nella scuola più remota del mondo “Bhutan” in un villaggio di una cinquantina di abitanti, per l’esattezza 56, a 4.800 metri di quota ” Lunana”.
 
Ugyen, a malincuore, comunque parte per la destinazione assegnata. Durante il lungo viaggio incontra Singye (Tshering Dorji) che per oltre una settimana, tra innumerevoli peripezie, lo accompagna.
Raggiunta finalmente “Lunana” Ugyen viene accolto dalla bontà dei suoi pochissimi abitanti, felici di avere un nuovo Maestro per i loro figli che vogliono imparare dai suoi insegnamenti.
Da parte sua, però, Ugyen, non aveva nessuna intenzione di abituarsi alla povertà del posto. Nella sua città viveva una vita comoda e aveva a disposizione tutti i mezzi didattici per la sua professione.
La cosa più facile da fare? Abbandonare tutto e tornarsene a casa.
Ma la grandissima considerazione che hanno per lui quegli straordinari bambini ai quali insegna e la forza spirituale di tutti gli abitanti del villaggio capaci di contrastare le grandi avversità del luogo, a poco a poco lo cambieranno facendogli apprezzare quel poco che la natura stessa offre.
 
Ugyen, grazie a loro, imparerà a sopravvivere all’isolamento tecnologico, al freddo; imparerà a vivere da pastore. Anche la sua voce di cantante ora ha un suono diverso: è una voce libera e apprezzata anche se non accompagnata dalla sua chitarra e lontana dalla musica dei locali australiani in cui sognava di diventare famoso.”

 

Terminiamo con il bel trailer ufficiale !!

 


 

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