Un giallo per scoprire se stessi

Aspettavamo da tanto un nuovo film di Silvio Soldini e finalmente arriva “3/19“, quattro anni dopo il non esaltante “Il colore nascosto delle cose“.

 

La vita di Camilla, avvocatessa di successo e una figlia ormai grande, viene sconvolta in una notte di pioggia a Milano.
Un incidente stradale, di cui forse è responsabile, la coinvolge in un’indagine che la porterà molto lontana dai luoghi e dai paesaggi che è abituata a frequentare. Al suo fianco in questa strada misteriosa e incerta, c’è Bruno, direttore dell’obitorio, con cui Camilla – mentre cerca di ricostruire la vita di un estraneo – scopre sé stessa.

 

Nel cast Kasia Smutniak, Francesco Colella, Caterina Forza, Giuseppe Cederna, Anna Ferzetti e Paolo Mazzarelli.


 

Spazio alla recensione della nostra inviata Bianca Maria Sezzatini che era presente all’anteprima stampa:
 
“Il nuovo film di Silvio Soldini vuole essere un quadro dai colori chiaro/scuri legati al senso di colpa, alla morte, alla vita e al tempo di osservazione più breve che condiziona tutta la vita composta da infiniti attimi. 3 e 19 sono numeri primi per cui è impossibile elencarli tutti perché sono infiniti come è infinitamente invisibile il mondo degli immigrati che possono talvolta esistere solo se hanno dei “gemelli” che in matematica sono due numeri primi che differiscono fra di loro di due unità e che nella vita sono i loro familiari più stretti sui quali possono sempre fare affidamento anche in Paesi diversi dove intendono rifugiarsi e dove le loro tombe spesso non hanno un nome.
 
Nel film i gemelli dei due numeri primi sono rappresentati da Camilla (Kasia Smutniak) e da sua figlia Lisa (Martina De Santis) che proprio a seguito dell’incidente avvenuto travolgendo un giovane immigrato in una Milano piovosa scoprono l’autenticità del loro legame viscerale e unico che esiste solo tra madre e figlia ignorato invece fino a quel momento triste e di rinascita.
3/19, il terzo giovane morto non identificato dell’anno 2019 che colpisce molto Camilla e la rende una investigatrice “di se stessa”.
La vita cambia repentinamente senza avvertirci e quanto accade a Camilla lo testimonia. Lei che è una grande avvocatessa della “Milano bene” prudentemente protetta nella sua vita di successo e con una visibilità basata solo sulla carriera, con totale esclusione di sentimenti familiari a cui non dedica tempo avendo sposato il concetto di lavoro “senza domeniche” e che solo dopo l’incidente dove è coinvolta scopre che esiste anche un giorno di riposo, si scontra in un’altra dimensione a lei sconosciuta dove emerge la sua identità più profonda.
 
Silvio Soldini rende perfettamente reale il passaggio di visione edulcorata che ognuno di noi vive senza accorgersene nella realtà più dolorosa ma più vera di noi stessi, nudi, senza false immagini e vite che non ci appartengono ma che ostentiamo forzatamente per appartenere ai targets di alto livello ignorando i low profiles, che spiegano, a volte, la vita reale.
Finalmente Camilla apre gli occhi e osserva la realtà che la circonda ma su cui non si era mai soffermata. Scopre i vicini di casa felici che vivono sereni nel loro amore. Scopre Bruno (Francesco Colella) direttore dell’obitorio di Milano, genitore presente che partecipa alla vita familiare, a differenza della sua in cui perfino la figlia “non la vede” attraverso un vetro di un pub, e con il quale fa conoscenza per cercare di capire chi sia la giovane vittima trovata senza documenti e provando a ricostruire la sua identità. Ed è proprio in questo percorso che Camilla scopre se stessa.
Con gli altri personaggi si assiste ad una grande emozione che ognuno cerca di far emergere e di portare nell’interpretazione del film.
 
Il cast è formato, oltre che da Kasia Smutniak, da: Francesco Colella, Caterina Forza, Paolo Mazzarelli, Martina De Santis, Antonio Zavattieri, Anna Ferzetti, Arianna Scommegna e Giuseppe Cederna fanno di questo film “il giallo ben riuscito” di Silvio Soldini.
Scritto da Doriana Leondeff, Davide Lantieri, Silvio Soldini, prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi, è una co-produzione Italia-Svizzera tra Lumiere & CO e Vision Distribution, Ventura film in co-produzione con RSI Radio Televisione Svizzera SRG SSR e in collaborazione con SKY e Prime video, esce nelle sale l’11 novembre 2021.
 
Assolutamente da vedere per capire noi stessi! “

 

E come sempre chiudiamo con il trailer ufficiale di questo film !!

 


 

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