La contrapposizione fra arte e affari, tradizione e modernità

Un anno con Salinger” (in originale “My Salinger Year”) era il film di apertura dello scorso festival di Berlino 2020 e adesso oltre un anno dopo finalmente sta uscire nelle sale di tutto il mondo !

 

Joanna sogna di poter pubblicare le proprie poesie ma intanto deve fare i conti con la necessità di trovare un lavoro.
Viene così assunta in un’agenzia letteraria diretta da Margaret, un’agente che in quel momento ha tra i suoi autori J.D. Salinger. Joanna si ritrova così a rispondere ai fans per conto di uno degli autori più riservati che la storia della letteratura abbia annoverato tra le sue fila. Mentre la sua vita privata sta cambiando insieme alle sue relazioni con i coetanei, questa giovane donna si trova a confrontarsi con un ‘fantasma’ letterario che ammira ma che appare come irraggiungibile.

 

Dirige il bravo Philippe Falardeau (“Monsieur Lazhar”) con Margaret Qualley, Sigourney Weaver, Douglas Booth, Seána Kerslake e Jonathan Dubsky, ispirato al romanzo omonimo ed autobiografico di Joanna Rakoff.


 

Sentiamo adesso la recensione di Ugo Besson che era presente all’anteprima stampa romana:
 
“Il vostro inviato è andato a vedere l’anteprima stampa del film “Un anno con Salinger”, di Philippe Falardeau, con Margaret Qualley e Sigourney Weaver, tratto dal romanzo autobiografico di Joanna Rakoff, che ha seguito la realizzazione del film. Il film uscirà nelle sale giovedì 11 novembre.
 
Siamo negli anni novanta. Joanna ha appena terminato buoni studi universitari e si trova in quell’età piena di incertezze, in cui tutto è possibile ma tutto sembra troppo difficile. Joanna ha chiare aspirazioni, vuole “vivere a New York, conoscere cinque lingue, viaggiare molto e diventare scrittrice”.
Scrive già alcune poesie, ma per vivere a New York deve lavorare ed è assunta in una agenzia letteraria, che rappresenta fra l’altro J. D. Salinger.
Il suo lavoro principale consiste nel leggere le numerose lettere indirizzate al famoso scrittore, che vive appartato e non vuole essere disturbato, e rispondere con frasi formali di rifiuto di inoltrarle allo scrittore. Tuttavia, pian piano Joanna si fa coinvolgere da alcune lettere di ammiratori e anche dalle brevi telefonate con Salinger, e dopo un iniziale smarrimento, impara a muoversi fra gli aspetti commerciali e creativi del mondo letterario.
 
Il film segue Joanna nella sua maturazione personale e professionale, nei suoi rapporti con l’agenzia dove lavora e nelle sue vicende sentimentali, e con il procedere della storia ci presenta altri personaggi, ben tratteggiati nelle varie sfaccettature psicologiche e ambientali.
Il film affronta diversi temi tipici della vita culturale, come la contrapposizione fra arte e affari (“È scrivere che fa di te uno scrittore, pubblicare è solo commercio”, dice l’amico a Joanna, che non è d’accordo), fra i legami sentimentali e l’ambizione personale, fra tradizione e modernità (“c’è questa novità delle mail, dicono che sostituirà la carta, ma penso sia solo una moda passeggera”).
Questi temi sono visti attraverso il personaggio di Joanna, che vive gli eventi con un misto di intraprendenza e stupore, con uno sguardo perplesso e spesso sognante. L’ambientazione è molto curata nei dettagli, lo stile è realistico e precisamente descrittivo, ma è anche arricchito da alcune scene poetiche in cui l’immaginazione di Joanna si mescola alla realtà.
 
Margaret Qualley interpreta molto bene Joanna, fra l’ingenuità e il candore giovanili e la determinazione di un’aspirante poetessa. Sigourney Weaver esprime facilmente la gelida antipatia dell’agente letterario un po’ retro (“Qui non voglio computer, distraggono solo e fanno perdere tempo”), ma poi, con gli sviluppi degli eventi, è anche capace di rendere più complesso e umanamente ricco il personaggio.”

 

E questo e’ il bel trailer ufficiale !!

 


 

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