Il vero tesoro sono i ragazzi e il loro potenziale

Figli del sole” (in originale “Khorshid”) era in concorso al Festival di Venezia giusto un anno fa e siamo contenti che l’attesa (ovviamente anche causa Covid) sia finita e sia disponibile per tutti nelle sale cinematografiche.
 
Majid Majidi (già in nomination per l’Oscar per il suo precedente “I ragazzi del paradiso”) ha girato una nuova ed emozionante storia di bambini che e’ valsa al giovane protagonista Rouhollah Zamani il Premio Marcello Mastroianni (come miglior attore giovane) appunto a Venezia.

 

Il dodicenne Ali e i suoi tre amici lavorano sodo per sopravvivere e sostenere le proprie famiglie, tra lavoretti in garage e piccoli reati.
Con un colpo di scena quasi miracoloso, ad Ali viene affidata la responsabilità di recuperare un tesoro nascosto sottoterra.
Il giovane quindi recluta la sua banda, ma per ottenere l’accesso al tunnel i bambini dovranno prima iscriversi alla Sun School, un istituto di beneficenza volto a formare ragazzi di strada e bambini lavoratori, situato vicino al tesoro nascosto.

 

Nel cast anche Ali Nassirian, Mohammad Javad Ezzati, Tannaz Tabatabaei e Safar Mohammadi.


 

Ecco la recensione della nostra inviata speciale Ornella Dallavalle:
 
“I figli del sole sono quattro ragazzini tra gli otto e i dodici anni che vivono nella periferia di Teheran, Ali (Roohollah Zamani), è il leader del gruppo. Sono dei ‘randagi’, senza genitori alle spalle o con genitori che devono accudire o educare (c’è uno scambio non voluto di ruoli). Per sopravvivere sono costretti a lavorare e talvolta il ‘lavoro’ consiste nel commettere dei furti. Tutto questo fino al giorno in cui Ali sembra aver trovato la risposta ai loro problemi: gli viene dato l’incarico di trovare un tesoro nascosto nei sotterranei di una scuola.
 
Raggiungerlo non è facile ma Ali sa che trovarlo significherebbe cambiare per sempre le loro vite. Il primo passaggio da fare è farsi ammettere alla Sun School, un istituto di beneficenza volto a formare ragazzi di strada e bambini lavoratori. Ci riescono a fatica e da lì inizia una ricerca di cambiamento che li porterà a una presa di coscienza finale.
Nel racconto di Majid Majidi resta in sospeso quale sia il tesoro, forse è il viaggio, sicuramente ciò che conta è il percorso di crescita che i ragazzi devono fare.
 
Il film porta l’attenzione verso problemi quali lo sfruttamento dei minori nel mondo del lavoro ma allo stesso tempo ci mostra come i bambini siano capaci, pieni di risorse e resilienti. La sceneggiatura è fragile ma i giovani attori riescono a commuovere comunque.”

 
Sentiamo anche le parole del regista iraniano su questo suo fortunato film:
 
“Ho fatto più di tremila provini in quattro mesi prima di scegliere. Sì, sono ragazzi di strada. Shamila e Aboulfazl sono afgani sia nel film che nella realtà. Vivono con i loro genitori e così come nel film dividono la giornata tra lavori occasionali e qualche ora di lezione in una scuola a loro dedicata.
Sono andato a vedere la loro scuola un anno fa. Shamila è un raggio di luce, davvero, con quella sua aria sicura e un carisma naturale. Il fratellino l’ho conosciuto dopo e ho chiesto loro di litigare nella loro madrelingua. Erano così naturali, perfetti, che li ho invitati al provino.
La loro forza di attori nasce evidentemente dall’esperienza di vita. Anche Rouhollah, che interpreta Ali, era alla prima esperienza di recitazione. È un puro, con un’energia grezza, e dava sempre il massimo.
 
Scegliere il protagonista è stata la cosa più difficile ma Rouhollah ha battuto tutti con la sua intensità e quel suo desiderio così forte di essere protagonista. Proprio come il personaggio che interpreta, che fa di tutto per trovare il tesoro e salvare la madre.
 
Il vero tesoro sono i ragazzi e il loro potenziale. L’istruzione è un loro diritto inalienabile ed è la chiave per il loro futuro. Certo, non tutti i bambini si adattano con naturalezza alla vita di scuola, a molti non piace, ma comunque l’andare a scuola dà loro il tempo di respirare e crescere e scoprire se stessi e gli altri.
È una possibilità che deve essere data a tutti i bambini. La scuola e il tesoro sono la metafora dell’importanza dell’istruzione e della necessità di scavare dentro sé per trovare un tesoro.
Ai bambini non deve essere negata l’infanzia e la possibilità di crescere armoniosamente. Hanno bisogno di protezione, dignità, giustizia. Spero che il mio film possa richiamare l’attenzione su queste cose.”

 

Che ne dite di vederci il trailer ufficiale di questo film ?

 


 

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