Dal Vostro Inviato a Venezia: l’Italia è pop

Finalmente sul Lido torna a splendere il sole. Purtroppo la lunghezza delle code invece non diminuisce e il Vostro Inviato poco previdente, messosi in fila troppo tardi, non riesce a entrare in sala Grande a vedere il primo film italiano in concorso. “Che fare quando il mondo è in fiamme?” di Roberto Minervini, regista italiano che vive tra Italia e Stati Uniti evidentemente molto gettonato. Per fortuna i film non mancano e il Vostro Inviato opta quindi per Adam und Evelyn di Andreas Goldstein (con il microfono e i suoi attori nella foto), presentato nella sezione Settimana della Critica. Ambientato nell’estate dell’89, poco prima della caduta del muro di Berlino, racconta la vacanza sul lago Balaton in Ungheria di una coppia della germania est. Lei desiderosa di una vita diversa in occidente, lui contento di ciò che ha, vorrebbe invece restare.

Girato con uno stile minimalista e dialoghi ridotti all’osso, è un film delicato che fa riflettere sulla nostra convinzione di vivere nel migliore dei mondi possibili. All’uscita ancora una folla enorme per il secondo film italiano di oggi, questa volta fuori concorso. Si tratta delle prime due puntate del serial tratto dall’ Amica Geniale di Elena Ferrante. Prodotto da Sorrentino e diretto da Saverio Costanzo, è una splendida conferma della bravura di quest’ultimo. Il film è molto fedele al libro e ne risolve brillantemente alcuni episodi chiave. La violenza “plebea” del rione di Lila e Elena emerge in tutta la sua durezza così come l’amicizia tra le due bambine. Bravissime le piccole attrici del film Elisa del Genio e Margherita Mazzucco (al centro della foto) ma anche Costanzo che le ha dirette (a destra nella foto). Grande successo in Sala Grande con oltre dieci minuti di applausi. Con l’animo rincuorato da questa bella affermazione internazionale per il nostro cinema, privo del biglietto per il film di Audiard, il Vostro Inviato va a cena. Ottima compagnia, prosecco fresco e spaghetti alla busara danno la carica necessaria per l’ultimo film della giornata, La Quietud del regista argentino Pablo Trapero, già apprezzato a Venezia due anni fa per “Il Clan”. Nella foto a fianco è con le due interpreti del film Martina Gusman e Berenice Bejo. il Vostro Inviato, amante del cinema argentino, aveva grandi aspettative per questo film, ma sono rimaste deluse. Anche questa volta Trapero racconta la storia di una famiglia con due sorelle molto legate tra loro. E anche questa, come tutte le famiglie argentine di Trapero, nasconde segreti inconfessabili. Purtroppo c’è troppa carne al fuoco, due temi forti che procedono in parallelo ma si incastrano narrativamente con difficoltà, situazioni troppo complesse per essere rese drammaticamente credibili. Ne risulta un film che rischia spesso di virare nel polpettone. Peccato.

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