Da oggi arriva nei cinema italiani “Colonia“, diretto da Florian Gallenberger (“John Rabe”) con Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist, Richenda Carey, Vicky Krieps e Jeanne Werner.
Ispirandosi a eventi realmente accaduti, “Colonia” racconta la storia di Lena e Daniel, una giovane coppia che rimane implicata nel colpo di stato militare avvenuto in Cile nel 1973.
Quando Daniel viene rapito dalla polizia segreta di Pinochet, Lena segue i suoi passi fino a un’area inespugnabile che si trova nel Sud del paese, chiamata Colonia Dignidad. La “Colonia”, apparentemente, è una missione guidata da un predicatore laico di nome Paul Schäfer ma, nella realtà, è un luogo dal quale nessuno è mai riuscito a fuggire. Lena deciderà di entrare a far parte di questa setta allo scopo di ritrovare Daniel.
Anna Baisi era per Amicinema all’anteprima stampa per raccontarci cosa ne pensa di questa pellicola:
““Colonia” il film diretto da Florian Gallenberger si svolge in Cile durante il golpe di Augusto Pinochet quando il governo di Salvador Allende – democraticamente eletto – venne rovesciato in quel tragico 11 settembre 1973.
La storia di Daniel e della sua compagna Lena, due giovani tedeschi che si trovarono in quel periodo in Cile è tratta da fatti realmente accaduti.
Daniel, fotografo simpatizzante e collaboratore dei sostenitori di Allende si trovava a Santiago proprio per combattere l’infame ingiustizia mentre Lena che lavorava per la compagnia aerea Lufthansa era lì per una sosta.
Daniel venne “riconosciuto” da un delatore quale disegnatore dei poster antiregime e per questo trasportato con una strana autoambulanza nella Colonia Dignidad.
La Colonia Dignidad era stata fondata fin dagli anni sessanta da Paul Schäfer un ex nazista che con altri “simpatizzanti” aveva trovato rifugio in Cile e si era trasformata in una sorta di enclave autonoma che si fingeva una confraternita religiosa con fini di missione di carità.
A capo di questo Stato nello Stato ero lo stesso Paul Schäfer – il padre spirituale portatore del Bene contro il Maligno – che con crudeltà, istrionismo ed esaltazione mistico religiosa aveva ridotto in schiavitù tutti i residenti della Colonia, arricchendosi sfruttandoli in ogni modo soprattutto nei lavori agricoli.
Nessuno si ribellava un po’ per esaltazione un po’ perché essere definito seguace di Satana era una condanna a morte.
L’insana e folle furia di Paul Schäfer era rivolta soprattutto alle donne in una misoginia sconvolgente e maniacale; aveva anche altre perversioni: adorava i bambini di cui abusava abitualmente.
I maggiori guadagni arrivarono proprio con il golpe e i sotterranei della Colonia divennero sede logistica delle squadre della morte che lì praticavano le più atroci torture ed il buon predicatore non disdegnò nemmeno di procurare ai fascisti una grande quantità di armi ed il gas sarin, già “sperimentato” durante l’Olocausto.
Anche Daniel finirà in quei sotterranei ma Lena per non abbandonare l’amato si fingerà un’adepta ed entrerà volontariamente nella Colonia per aiutarlo.
Il film è girato con uno stile particolare in forma di thriller politico con giusti tempi di suspense e di tensione.
I toni sono stemperati e frammisti a momenti di intrattenimento che però non tolgono al film quella disumana ed inquietante atmosfera che nella Colonia regnava.
Ottimo nell’interpretare Paul Schäfer l’attore Michael Nyqvist, grande performance di Daniel Brühl che è Daniel e brava anche Emma Watson nella sua prima parte da protagonista: Lena.
Daniel e Lena riusciranno a portare in Germania le fotografie comprovanti le torture perpetrate ma in Cile, come purtroppo ben sappiamo, nulla cambiò e Paul Schäfer riuscì a cavarsela fino all’arresto avvenuto solo nel 2004.
Il sonno della ragione genera mostri (El sueño de la razón produce monstruos) “diceva” il pittore spagnolo Francisco Goya ma è funesto che il mondo dal quel sonno non si sia ancora risvegliato…“
A Milano trovate questo film al cinema Apollo, Eliseo e UCi Bicocca.
E come sempre per finire ecco il trailer di questa pellicola !!