Una famiglia perfetta

Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Una famiglia perfetta”.

 

Dati Tecnici
Regia: Paolo Genovese
Con: Sergio Castellitto, Marco Giallini, Claudia Gerini, Ilaria Occhini e Francesca Neri.
Durata: 120 min


 

Trama del film
“Leone ha 50 anni, è un uomo potente, ricco e misterioso, ma soprattutto solo. Decide di affittare una compagnia di attori per far interpretar loro la famiglia che non ha mai avuto. La recita va in scena la notte di Natale….”

 

Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=ud00hDTOPTQ

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  1. Luca Tavian scrive:

    Si possono vedere due scene tagliate del film! E meno male … :-)

    http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/371326/pulcini-la-rivincita-delle-comparse.html

  2. Pietro Diomede scrive:

    Volevo fare un appunto negativo alla strategia di marketing della Medusa che notoriamente è molto attenta a queste cose…..
    Un film come questo che ha avuto un buon riscontro sia qualitativo (critica e pubblico hanno sono condordi a ritenere che fosse un prodotto più che discreto) che qualitativo ad oggi il film ha incassato 3 milioni e 390 mila euri meritava una collocazione differente dal’essere fagocitato dalle uscite natalizie….
    Infatti doveva uscire al posto del film di Muccino…..

  3. Stefania Chines scrive:

    Una commedia molto carina, degna di Monicelli. Mi ha ricordato “Speriamo che sia femmina”. Un mix riuscito: una splendida location, attori molto bravi, situazioni intriganti. La rappresentazione di un Natale di sogno che è invece è solo finzione. Perché la famiglia perfetta non esiste. La felicità è solo apparente, il lusso ostentazione. Tanto vale recitare. Più ci penso è più mi sembra una commedia strepitosa.

  4. Stefano Chiesa scrive:

    “Una famiglia perfetta” e’ un film inusuale per il panorama italiano.
    Innanzitutto perche’ si pone a metà la commedia dai toni divertenti e il dramma malinconico, in un limbo dai toni sfumati che non e’ mai stato (purtroppo) troppo sfruttato dai registi del nostro paese.
    Poi perche’ denota un lavoro molto brillante di sceneggiatura, pur partendo da uno spunto fornito dal film spagnolo “Familia” (http://www.imdb.com/title/tt0116274/), che regge senza cadute di ritmo le due ore di durata della pellicola.
    Ho apprezzato molto questo mischiarsi di realtà e finzione, prima la finzione prende il posto della realtà e poi viceversa e’ la vita reale a insinuarsi all’interno delle pieghe della finzione.
    I protagonisti sono proprio dei personaggi pirandelliani in cerca di autore, hanno il loro copione scritto nella finzione, ma tutti nella vita reale cercano ancora una strada e un senso alla loro esistenza.
    E la vita alla fine puo’ comunque riservare sorprese anche a chi è ormai disilluso.
    Davvero bravi tutti, da Castellitto a Giallini (che sta vivendo meritatamente una stagione trionfale), alla Gerini fino alla Occhini.
    Penso pero’ che Paolo Genovese avrebbe potuto e dovuto osare un po’ di piu’ sganciandosi dalla logica del film natalizio e dalla melassa che ogni tanto attenua il gusto amaro della pellicola per non offendere il palato degli spettatori.
    Via le troppe musiche, via le allusioni omossessuali con il giardiniere, via la parodia del piccolo attore gia’ grande, via qualche scena da slapstick.
    Tolto questo la pellicola ne avrebbe guadagnato in profondità, avvicinandosi ad esempio al modello dei film un po’ amarognoli e tristi di James Gray, ma probabilmente i guadagni al box office sarebbero stati molto meno soddisfacenti…

  5. Pietro Diomede scrive:

    Realtà o finzione…..la vita è un palcoscenico dove ognuno ha un ruolo preciso di grande importanza anche se è piccolo…..dietro questi concetti si sviluppa Una famiglia perfetta l’ultima fatica del regista di Immaturi Paolo Genovese.
    Pur essendo il remake di un successo spagnolo dal titolo “Familia”, il film affronta tematiche radicate nella nostra cultura che ha dato i natali a un certo Luigi Pirandello e che tra Personaggi in cerca di autore e Enrico IV ci si ritrovano parecchie analogie.
    Protagonista è Leone, un personaggio solo…..eccentrico…..e si presume molto ricco che ingaggia una compagnia teatrale un po’ affamata per rappresentare una famiglia perfetta dalla mattina della vigilia alla mattina di Natale…..ognuna con un proprio ruolo ben definito e ben scritto in un copione dove ci si deve attenere alla virgola.
    La scelta del giorno di Natale è fortemente voluta visto che è il momento dove tutti i turbamenti interiori devono confluire nel limbo della felicità illusoria dei festeggiamenti della famiglia perfetta.
    Naturalmente questa stravagante situazione avrà conseguenze impreviste su tutti i soggetti in causa, dove i personaggi reali verranno segnati dalla finzione.
    E così il capo comico Fortunato, interpretato da un Marco Giallini già pronto per David (da vedere le regole per la tombola per credere), sposato nella vita reale con Carmen (una Claudia Gerini da tanto tempo mai così brava) ma che nella messa in scena la deve concedere al padrone di casa……si trova a dover fare i conti con un rapporto affievolito aggravato dal fatto che nella finzione sua moglie è interpretata da una donna segretamente innamorata di lui con la quale ha avuto una scappatella, una donna che ha gli occhi tormentati di Carolina Crescentini.
    In questo strano gioco a incastri Genovese è bravo a destreggiarsi grazie al talento del suo cast (dall’Ilaria Occhini fino ai bambini), evidenziando la forza del loro istrionismo ma riuscendo a tenere nei giusti binari ogni forma di narcisismo come si può notare nella perfomance in chiesa per la messa di Natale di Sergio Castellitto.
    Onestamente l’unica nota stonata del film sta nella colonna sonora delle volte decisamente ingombrante con canzoni più consone ai cine panettoni anziché a una commedia sobria e graffiante al tempo stesso. Comunque l’obiettivo che si era prefisso è stato largamente raggiunto e all’uscita del cinema non si esce più buoni ma più consapevoli…..la perfezione non esiste ma accettare i propri limiti e difetti è già un buon viatico.
    Voto 7

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