Dal vostro inviato a Venezia – 30 agosto 2012

Il concorso della 69 Mostra del Cinema di Venezia è iniziato il 30 agosto con un film russo: Izmena (tradimento) del regista  Serebrennikov. Non avendo una particolare simpatia per la cinematografia russa, decido di evitarlo e di iniziare invece  la mostra con il film italiano “Gli Equilibristi” regia di Ivano de Matteo con Barbora Boboulova e Valerio Mastandrea, presentato nella sezione Orizzonti.
Dopo un’inizio classico di commedia italiana alla Muccino, il film vira dalle parti de “il sole dei morenti” di jean Claude Izzo e ci racconta la discesa agli inferi di un uomo che accetta di non poter sostenere economicamente la separazione dalla moglie, mantendendo a lei e ai figli il tenore di vita che avevano prima. Convinto di poter risolvere tutto da solo, fino ad annullare la sua vita pur di mantenere serena quella dei figli, il protagonista scivola verso la marginalità sociale e psichica. Il film si regge tutto sulla bravura di Mastandrea e di Rosabell Laurenti Sellers che interpreta la figlia, mentre de Matteo non è abbastanza coraggioso da mostrarci fino in fondo la sordidezza della povertà al giorno d’oggi.

Per il secondo film in concorso, “Superstar” del regista francese Xavier Giannoli non ho trovato il biglietto, e sono quindi andata a vedere il film fuori concorso “The Iceman” del regista israelo-americano Ariel Vromen con Michael Shannon e Wynona Ryder. Racconta la storia di Richard Kuklinski, un killer professionista spietato ma profondamente legato alla moglie e alle figlie, e con una sua personalissima visione di ciò che è eticamente accettabile.

E’ un film molto duro e asciutto che mostra una doppia realtà. Da una parte la famiglia e la vita  borghese con la villa in New Jersey, i ristoranti di lusso, i regali di Natale, la scuola privata per le figlie. Dall’altra il mondo sordido del crimine, con i suoi agguati, ricatti, assassinii, vendette. Ad un certo punto le due realtà si incrociano e per Kuklinski è la resa dei conti.

Complessivamente definirei entrambi i film visti interessanti, ma non esaltanti. Vediamo cosa mi riserveranno le prossime giornate del Festival.

 

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  1. Manuela Geri scrive:

    A me GLI EQUILIBRISTI è piaciuto molto. Mastandrea da Oscar nel trasmettere la sua disperazione solo con
    le espressioni del viso…sono uscita col magone e le lacrime che ancora mi scendevano…

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