Gruppo di famiglia in un interno

 

Drammatico, Italia, 1974

Regia : Luchino Visconti

Attori principali : Helmut Berger, Burt Lancaster, Silvana Mangano

Durata : 120 minuti

 

 

 

 

 

 

 

IL FILM
Penultimo film di Visconti, scopertamente autobiografico, è forse quello più controverso del maestro del cinema italiano, girato quasi alla fine della sua carriera e della sua esistenza (nel ’72 era stato colpito da un ictus cerebrale che lo aveva lasciato paralizzato nella parte sinistra del corpo).Il regista torna a confrontarsi con la contemporaneità: ma nessuno esce vincitore dalla sua disincantata analisi, né i vecchi né i giovani.
Il personaggio del professore, interpretato da Burt Lancaster, è dichiaratamente ispirato alla figura del critico letterario Mario Praz.

 

LA TRAMA
Un professore americano sessantenne (Burt Lancaster), decide di ritirarsi tra libri e quadri in un antico palazzo di Roma, ereditato dalla madre italiana. La sua quiete viene turbata  dall’insistenza della marchesa Bianca Brumonti, che riesce a farsi affittare dal professore l’appartamento del piano di sopra per alloggiarvi il suo giovane amante Konrad. Tra la marchesa, la figlia Lietta e il suo compagno Stefano e Konrad, si viene a formare un singolare gruppo di famiglia, nel quale l’anziano gentiluomo è costretto a entrare, ritornando così alla vita e alle relazioni umane. Un avvenimento tragico riporterà l’ordine primitivo nella vita del professore, allontanando la burrascosa famiglia, ma lasciandolo anche più consapevole della morte che si avvicina.

 

IL REGISTA
Per la sua attività di regista cinematografico e teatrale e per le sue sceneggiature, Luchino Visconti è considerato uno dei più importanti artisti e uomini di cultura del XX secolo. Assieme a Roberto Rossellini e Vittorio De Sica  è ritenuto uno dei padri del Neorelismo italiano. Ha diretto numerosi film a carattere storico, dove l’estrema cura delle ambientazioni e le perfette ricostruzioni sceniche sono state ammirate e imitate da intere generazioni di registi.

 

QUALCHE LINK

Il trailer

Una scena

Un’altra scena

 

SECONDO NOI E’ UNO SPLENDIDO QUARANTENNE PERCHE’…
Perché è un film estetico e decadente come non ne esistono più, ancora più bello a distanza come i suoi due magnifici protagonisti (Lancaster e Berger).

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  1. Cristina Ruggieri scrive:

    Estetico e decadente: esattamente come la Grande Belezza di Sorrentino che proprio oggi ha vinto il Golden Globe.

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