A ciascuno il suo posto

Emmanuel Carrère e’ principalmente uno scrittore, poi prestato al cinema come sceneggiatore e infine come regista.
 
Di suo da noi e’ uscito “L’amore sospetto” e adesso arriva questo intenso “Tra due mondi” (“Ouistreham”) un opera tratta dal racconto autobiografico “Il Quai de Ouistreham” scritto dalla giornalista Florence Aubenas.

 

Caen, Normandia. Marianne si è appena trasferita nella cittadina costiera da cui partono i traghetti per l’Inghilterra. Il marito l’ha lasciata per una donna più giovane e lei cerca lavoro come domestica. All’ufficio di collocamento, nei training center e poi sui luoghi di lavoro incontra altre domestiche, in particolare la giovane Marilou e la madre single Christelle, con cui lega facilmente. Le tre donne accetteranno un lavoro a bordo di un traghetto: un incarico ingrato, sporco e faticoso, affrontato da un gruppetto di lavoratori e lavoratrici che provengono da storie di emarginazione economica e sociale, ma che sanno fare squadra tra loro e darsi una mano a vicenda.

 

Nel cast Juliette Binoche, Hélène Lambert, Léa Carne, Emily Madeleine e Patricia Prieu.


 

Sentiamo la bella recensione che ci ha mandato Silvia Carinelli:
 
“Carrère, scrittore con un passato da critico cinematografico, traduce ed affronta egregiamente (sulle orme dei ‘registi sociali’) il tema degli utlimi dal libro della scrittrice e giornalista Florence Aubenas, Le Quai de Ouistreham o semplicemente l’Ouistreham del titolo, località dov’è situato il porto di Caen (la stessa del celebre Porto delle nebbie di Simenon).
Dall’ufficio di collocamento, ai training center e poi sui luoghi di lavoro, si sviluppa la vita della scrittrice Marianne, che, in crisi di identità personale, vuole sperimentare quella vera, faticosa, ‘invisibile e sporca’, delle classi umili e lo fa diventando donna delle pulizie sulle grandi navi traghetto che percorrono lo stretto.
 
Il racconto nel racconto di una scrittrice che, sacrificando la sincerità in cambio della ricerca di un (impossibile ?) rapporto paritario, scrive del precario, sempre più sfruttato, lavoro degli uomini e delle donne incontrati nel piccolo mondo alle spalle del porto, che – nonostante storie di emarginazione alle spalle – riescono a fare squadra e ci commuovono per la ricchezza di rapporti, condividendo fragilità e paura per il futuro.
Il valore di questo film è dato – oltre che dalla partecipe sensibilità del regista – dalla presenza di Juliette Binoche, produttrice oltre che inarrivabile protagonista che da anni porta avanti il progetto di raccontare storie di donne ai margini, ma soprattutto dal cast di interpreti non professionisti che danno un sapore autentico a questa storia: ritratti di donne – prima fra tutte la formidabile interprete del personaggio di Christèle (il libro di Marianne ne sarà il ritratto) – con la loro normalità, nell’inferno del lavoro sul traghetto in cui “gli uomini non puliscono i bagni. È così: è una regola” dicono Marilou e Justine.
 
Ma la realtà è crudele e la differenza sociale non può essere annullata: “sei una falsa persona.. non sei vera”, dice a Marianne la collega diventata amica quando ne scopre, malamente, la finzione; ed i due mondi – da cui il titolo del film Between Two Worlds – non riescono a mescolarsi, perchè.. “è giusto così, a ciascuno il suo posto”, come conclude Christèle.”

 

E se vi siete incuriositi o emozionati ecco il trailer ufficiale !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con .

Lascia un Commento