Catturare sullo schermo gli odori e i loro ricordi

Un inno alle fragranze, al ricordo e alla condivisione, un omaggio a quei profumi e ricordi che hanno accompagnato e valorizzato le nostre storie personali.
 
Questa è l’ “essenza” de “I profumi di Madame Walberg“, la commedia diretta da Grégory Magne (“L’Air de rien” nel 2012 inedito da noi) che con garbo e delicatezza ci invita a mantenere uno sguardo positivo e ad “annusare” le nuove opportunità che la vita ci offre, malgrado gli ostacoli e le avversità.

 

Guillaume sta divorziando, è in trattativa per l’affido della figlia e deve traslocare. Il suo lavoro come autista sembra essere l’unica certezza, soprattutto dopo esser diventato lo chaffeur personale di Madame Walberg, “naso” e profumiera di alto livello, nonché creatrice di una leggendaria fragranza di Dior. I due sono agli antipodi ma a poco a poco s’incoraggeranno a vicenda per riprendere in mano la loro vita. Quella che diventa, pian piano, la loro amicizia è una composizione che associa gli opposti… proprio come i profumi!

 

Nel cast Emmanuelle Devos, Grégory Montel, Sergi López e Gustave Kervern.


 

Sentiamo le parole del regista sulla genesi di questo film:
 
“Les Parfums nasce da una situazione che tutti abbiamo vissuto: ero circondato da una folla di persone e un profumo familiare ha catturato la mia attenzione. Il mio primo istinto è stato cercare la persona che lo indossava, guardando le persone intorno a me con questo particolare filtro. Mi è venuto da chiedermi come potesse essere la vita di una persona con il senso dell’olfatto sviluppato rispetto a quello di una persona normale e come questa abilità potesse influenzare le sue relazioni sociali, le sue emozioni o il suo carattere.
Tutto questo mi ha portato alla creazione di un personaggio e di una sfida per la scrittura e per la regia: catturare gli odori sullo schermo. È così che è nata Anne Walberg.
 
È affascinante vedere come l’umorismo sia percepito da ogni spettatore in modo soggettivo. A tal proposito, apprezzo le commedie che suggeriscono delle idee, senza essere troppo esplicite o didascaliche, perché trovo che rispecchino al meglio il modo in cui ridiamo delle cose. E Les Parfums ne è un esempio.
Quando i protagonisti sono due innamorati, raccontiamo le loro stranezze, le loro preoccupazioni, le loro crisi e il loro rappacificamento. Mentre se i protagonisti sono legati da un’amicizia come quella di Anne e Guillaume, i dettagli sono molto più piccoli e sottili. Lo spettatore non ha bisogno di vederli baciare, chiamarsi con nomi affettuosi o consolarsi per capire quanto si siano aiutati a vicenda per ritrovare la fiducia in loro stessi.”

 

Finiamo come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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