Un viaggio alla ricerca della propria indipendenza

Vincitore del Leone d’Oro all’ultimo festival di Venezia e premiato come miglior film agli Oscar, “Nomadland” esce in sala e in contemporanea anche su Disney+ (con accesso vip).

 

Diretto dalla regista Chloé Zhao (il bellissimo “The rider”, il prossimo Marvel “The Eternals” e miglior regista agli oscar) e interpretato dalla grande Frances McDormand (miglior attrice agli oscar), il film è basato sul libro di Jessica Bruder “Nomadland. Un racconto d’inchiesta”, edito in Italia da Edizioni Clichy.

 

Dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna.
Fern è una donna di sessantun anni che ha perso suo marito e tutta la sua vita precedente, dopo che la città mineraria in cui viveva è stata sostanzialmente dissolta. Ma durante il suo percorso, diventa più forte e trova una nuova vita.
Fern trova la propria comunità nei raduni tra nomadi a cui partecipa, nella forte amicizia con Dave (interpretato da David Strathairn) e nelle altre persone che incontra durante il suo viaggio.
Ma soprattutto nella natura, nelle terre selvagge, nelle rocce, negli alberi, nelle stelle, in un uragano. È qui che trova la propria indipendenza.


 

Spazio alle parole di Chloé Zhao su questo grande film:
 
Ho realizzato un solo tipo di film finora e so di aver imparato a essere in qualche modo brava in ciò che faccio, quindi non volevo abbandonare il mio metodo ma continuare a espanderlo. Allo stesso tempo, ero curiosa di provare a fare qualcosa che non era stato fatto molto spesso.
 
Frances McDormand è venuta da me semplicemente come produttrice, e fin dal primo giorno mi ha chiesto se avesse dovuto far parte del progetto anche come attrice.
Sentivo però che non sarebbe stato semplice convincere il pubblico. In “THE RIDER – IL SOGNO DI UN COWBOY” i protagonisti erano dei cowboy, il film era un western. Ma stavolta è più difficile: c’è una discriminazione basata sull’età in questo paese, un
pregiudizio contro le storie incentrate sulle persone più anziane e sulla gente che vive ai margini della società.
Dunque ho pensato che, se Fran fosse stata d’accordo, avremmo potuto affrontare questo pregiudizio nel film. Fin dall’inizio è stata sempre una decisione molto pragmatica per me. Ma allo stesso tempo, ero curiosa riguardo a questa sfida creativa.
 
Fran e io abbiamo trascorso molto tempo insieme prima di metterci in viaggio, e sono riuscita a conoscerla davvero bene.
Fran non è il tipo di attrice a cui piace parlare costantemente del personaggio. Le piace fare davvero le cose in prima persona, le piacciono le cose tangibili. Dunque siamo andate estremamente d’accordo da questo punto di vista.”

 

Terminiamo come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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