Solo la verità rende umani e credibili

Pochi mesi fa era uscito “Una giusta causa” (“On the basis of sex”) il biopic diretto da Mimi Leder e adesso esce anche il documentario che in America e’ stato un grande successo.

 

Alla corte di Ruth – RBG“, diretto da Betsy West e Julie Cohen, è il documentario che racconta la storia di Ruth Bader Ginsburg, Giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti e pioniera per i diritti delle donne.
Dagli anni Settanta a oggi, alla veneranda età di 85 anni, la donna ha lottato per la parità dei diritti; una battaglia, quella di Ruth, che le ha conferito una grande fama, al pari di una rockstar, tanto da ricevere il soprannome “Notorious RGB”.
Nel corso della sua vita ha dimostrato tutta la sua forza come avvocato, magistrato e giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, difendendo i diritti delle donne, ma anche offrendo se stessa come esempio di emancipazione civile.


 

Sentiamo il commento di Ornella DallaValle che ha visto questo bel documentario per Amicinema:
 
“Ruth Bader Ginsburg è un personaggio non particolarmente conosciuto al di fuori degli Stati Uniti. Classe 1933, è stata insegnante, avvocato e magistrato, ma soprattutto è una delle quattro donne entrate a fare parte della Corte Suprema. Le sue battaglie sono state a favore dei diritti delle donne e in nome dell’uguaglianza di genere.
Il film inizia negli anni cinquanta con Ruth giovane moglie, mamma e studentessa nella prestigiosissima università di Harvard, dove normalmente vengono ammessi solo studenti di sesso maschile. È una donna dai nervi saldi e dal carattere determinato e lo dimostra durante la sua intera vita. Trova la sua strada per combattere i pregiudizi legalizzati contro le donne difendendo un uomo (è anche furba!).
 
Il film è un documentario ed è vero che il cinema biografico fa parte del dna hollywoodiano, ma la storia insegna che non basta una figura femminile straordinaria per ottenere un ottimo risultato. Ruth è raccontata solo nella sua essenza di Wonder Woman, di simbolo di giustizia, legalità ed opposizione verso un sistema politico. C’è molto poco della donna che voleva fare l’attrice d’opera e non c’è riuscita, della moglie che, in giovane età, si trova con al suo fianco un marito a cui viene diagnosticato il cancro, della madre che non cucina mai per i suoi figli.
 
Manca un po’ tutto questo in questo storia ed è un peccato. Solo la verità rende umani e credibili.”

 

Finale con il trailer italiano !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con , .

Lascia un Commento