Chi si nasconde dietro “La Principessa del Poker” ?

In una ideale classifica degli sceneggiatori statunitensi piu’ acclamati dell’ultimo decennio sicuramente il suo nome sarebbe senza dubbio sul podio insieme a geni come Charlie Kaufman (“Anomalisa”) e Diablo Cody (“Juno”).
 
Aaron Sorkin ha firmato gli script di pellicole come “The Social Network”, “L’arte di vincere”, “Steve Jobs”, “West Wing – Tutti gli uomini del Presidente” (quest’ultima serie televisiva) sempre con grandissimo successo e adesso debutta alla regia con questo “Molly’s Game

 

Molly’s Game è basato sulla storia vera di Molly Bloom (Jessica Chastain), una giovane e carismatica speranza olimpica dello sci, costretta ad abbandonare lo sport dopo una grave lesione fisica.
Molly, dopo gli studi di legge, ottiene un lavoro estivo che la introduce a una nuova impresa, in cui sono necessarie disciplina e energia simili a quelle per lo sport: scalare il mondo più esclusivo e ad alto budget del poker clandestino. I grossi portafogli delle stelle di Hollywood, dei giganti dello sport e degli affari le regalano una decade di sfarzi, successo e glamour, ma attirano anche le attenzioni sbagliate quando, senza esserne a conoscenza, mette al tavolo da gioco dei membri della mafia russa.
La sua scia fortunata si arresta bruscamente quando viene arrestata in piena notte da 17 agenti dell’FBI che imbracciano armi automatiche. Costretta ad affrontare le accuse a suo carico, diventa suo unico alleato il suo avvocato difensore (Idris Elba), riluttante all’inizio, e che invece scopre che c’è molto di più in Molly Bloom di quello che le volgari storie da tabloid rivelano.


 

Nel cast la bravissima Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner e Michael Cera.

 

Sentiamo il commento di Fabio Bresciani che era presente all’anteprima stampa:
 
“Chi si nasconde dietro “La Principessa del Poker? Il debutto alla regia dello sceneggiatore Aaron Sorkin tenta di rispondere a questa domanda.
Il film è basato sulla storia vera di Molly Bloom, una giovane campionessa mancata di sci free-style, educata fin da piccola a vincere come un’unica opzione possibile, la quale per caso si trova ad assistere il suo capo durante le sue partite di poker con star di Hollywood, magnati della finanza, miliardari e politici. La prima sera guadagnerà 3000 dollari solo con le mance. Attraverso la sua intelligenza diventa ben presto un’abilissima organizzatrice di partite di poker, reclutando giocatori facoltosi che, pur di sedersi ai suoi tavoli esclusivi, diventeranno dei polli da spennare per i giocatori più esperti.
Finché non prenderà una percentuale sulle vincite sarà tutto legale ma alla fine dovendo garantire per alcuni dei suoi giocatori prestando loro i soldi, diventando per loro una sorta di banca, questa assunzione di rischio la porterà a varcare la linea della legalità.
 
Lei è una donna che detiene il potere in un mondo di uomini e lo esercita senza imporlo. Per definirsi non ha bisogno di un uomo al suo fianco, anzi prova piacere a controllarli. Sorkin è un bravissimo sceneggiatore, noto per scritto storie per il cinema come Schindler’s List (non accreditato), The Social Network (Oscar per la miglior sceneggiatura non originale 2011) e per serie tv importanti premiate come West Wing e The Newsroom.
Spesso al centro delle sue storie il protagonista non viene compreso e gli altri ne hanno una percezione distorta. Inoltre nel finale dei suoi film di fronte a una scelta morale farà prevalere la preservazione della sua dignità anche a caro prezzo. Anche qui Molly Bloom, pur potendo guadagnare una fortuna rivelando i nomi delle celebrità ai suoi tavoli, preferisce non farlo tenendo fede alla sua morale, rischiando la prigione.
L’adattamento della storia al cinema funziona perfettamente grazie a dialoghi incalzanti e avvincenti per tutta la durata del film, grazie all’ottima interpretazione di Jessica Chastain, davvero superlativa.
Quello che sorprende di meno è la regia che rispecchia un impianto piuttosto classico, a volte appesantito dalla voce fuori campo. Il film conduce lo spettatore dalla parte della protagonista fino allo svelamento delle sue motivazioni.
 
Ma Il finale, costruito come se fosse l’ultima carta ad essere scoperta sul tavolo da poker il River, (come si dice in gergo) condensa la dimensione psicologica in pochi minuti, risultando troppo frettoloso e poco credibile. Però bisogna ammettere che la scena in cui Jessica Chastain e Kevin Kostner (che interpreta il padre) affrontano il complesso di Elettra di Molly abbia un notevole respiro cinematografico. Il film non delude, è adatto anche a chi non conosce il poker e intrattiene fino alla fine raccontando una storia di resilienza.
Nel caso vi chiedeste, dopo i titoli di coda, cosa ha fatto Molly Bloom della sua vita dopo il processo, sappiate che ha usato le sue conoscenze, facendo tesoro dei suoi errori, per aiutare le donne a realizzare sé stesse, costruendo spazi di co-working, cercando di unire le loro forze.
Una donna moderna, energica proprio come la sua omonima letteraria nell’Ulysse di James Joyce.”

 

Gran finale con il bel trailer italiano di questo imperdibile film !!

 


 

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