“It follows” è uno dei grandi horror degli ultimi anni, presentato alla Semaine de la critique di Cannes e selezionato al Torino Film Festival 2014, e ha lanciato, la seppur breve, carriera del regista del Michigan David Robert Mitchell.
Nei tranquilli sobborghi di una città americana, una ragazza concitata fugge di casa in auto pur ripetendo che tutto va bene. Poi, piangente, telefona al papà dicendogli che vuole bene a lui e alla mamma. Il mattino dopo viene trovata morta, spezzata in una posizione grottesca. Un’altra ragazza, Jay, esce con Hugh, un ragazzo che le piace. Vanno al cinema, ma ne escono precipitosamente e, per Jay, inspiegabilmente: Hugh diventa infatti improvvisamente nervoso dopo aver visto una ragazza che Jay non riesce a vedere.
La sera successiva, dopo aver fatto l’amore con lei in auto, Hugh cloroformizza Jay, che si risveglia legata a una sedia in una zona solitaria.
Hugh le spiega che una “cosa” la inseguirà: qualcuno l’ha trasmessa a lui e adesso lui l’ha trasmessa a lei. Potrebbe assomigliare a qualcuno che conosce o essere uno sconosciuto tra la folla. Per Jay si apre un abisso d’orrore che deve affrontare con l’aiuto dei suoi amici, ma dal quale sembra impossibile uscire.
Nel cast Maika Monroe, Keir Gilchrist, Jake Weary e Olivia Luccardi.
Diamo spazio alle parole del regista statunitense su questo suo secondo film:
“Il film prende spunto da un incubo infantile, uno di quegli incubi ricorrenti quando avevo dieci anni (e che credo molti abbiano) in cui si è inseguiti da qualcosa di lento ma sempre presente. Sognavo di trovarmi nel cortile della scuola e vedere un altro ragazzino che camminava verso di me.
E in qualche modo nel sogno, sapevo che si trattava di un mostro. Scappavo, percorrendo un intero isolato e poi mi fermavo ad aspettarlo. Dopo un momento, da lontano, il ragazzo girava l’angolo e continuava a seguirmi.
Questa presenza mostruosa poteva avere le fattezze di chiunque, assumendo diverse forme ogni volta che lo vedevo. Molti anni più tardi, quando l’incubo era scomparso, ho pensato che sarebbe stato interessante trasformare quei sogni in un film.
Sarebbe interessante poter conoscere qualche altro piccolo dettaglio sul resto di questa avventura, da quando ha iniziato a scrivere il film fino alla fase attuale.
Ho scritto la sceneggiatura rapidamente e il film ha preso forma (sorprendentemente) in tempi brevissimi. Un amico mi ha presentato ai produttori e nell’arco di circa un anno il progetto è andato in porto. All’inizio mi sono concentrato sul lavoro del Direttore della fotografia , lavorando sullo stile visivo. Prima che iniziasse la produzione, sapevamo di aver trovato la giusta voce del film.
I miei riferimenti per il film sono davvero troppi per poter essere nominati tutti. I film di Carpenter, moltissimi film horror, ma anche molti altri.
Ho visto e rivisto innumerevoli volte Paris, Texas. Ho visto in maniera maniacale L’infernale Quinlan, Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York, Shining e L’invasione degli ultracorpi (sia nelle versioni degli anni Cinquanta che Settanta naturalmente). Alcuni film di Cronenberg, Velluto blu e Il mostro della laguna nera. Ci sono anche alcuni fotografi, tra cui Todd Hido e Gregory Crewdson. Influenze assolutamente straordinarie e di grande ispirazione.”
Brividi veri di paura nel trailer ufficiale !!