Al cinema a Milano nel weekend (18/20 ottobre)

Parte oggi una nuova rubrica di Amicinema che, sperando di mantenere una giusta periodicità, vi parlerà di cosa potremo/potrete vedere nelle sale milanesi nel weekend.

LE USCITE PRINCIPALI

Due i big che sono nei cinema milanesi da ieri: “Una piccola impresa meridionale” che segna il ritorno di Rocco Papaleo dopo il fortunato “Basilicata Coast to Coast” e “Cose nostre – Malavita” di Luc Besson.

Il primo schiera Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova, Sarah Felberbaum, lo stesso Rocco Papaleo, Claudia e Giorgio Colangeli, mentre il secondo vede all’opera Robert De Niro, Tommy Lee Jones e Michelle Pfeiffer.

Questa la trama del film di Papaleo:

“Un ex prete, don Costantino, viene confinato dalla madre in un vecchio faro dismesso perché in paese non si sappia che è spretato. Ma invece di garantire l’isolamento, il vecchio faro in disuso comincia ad attirare curiosi personaggi.”

 

Dall’America arrivano invece “Two mothers” di Anne Fontaine con Robin Wright e Naomi Watts che tanto ha scandalizzato negli Stati Uniti (anche senza veri motivazioni) e “Escape Plan – Fuga dall’inferno” che riesuma la coppia Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone in una pellicola tutta azione.

Infine due film minori, ma che comunque potrebbero essere interessanti: “The Act of Killing” di Joshua Oppenheimer (un agghiacciante resoconto sui militari che fecero il colpo di stato nel 1965 in Indonesia) e “Il flauto” di Luciano Capponi (un fanta-sovrannaturale).

Esce anche “Giovani ribelli – Kill Your Darlings“, il film sulla beat generation, che vedremo nell’uscita infrasettimanale di Amicinema mercoledi’ prossimo.

IL CONSIGLIO DI AMICINEMA

Per il weekend noi vi consigliamo di non perdere “La prima neve” di Andrea Segre (che ricorderete come regista di “Io sono li’”) con Anita Caprioli, Giuseppe Battiston e Paolo Pierobon.

 

“La prima neve è quella che tutti in valle aspettano. È quella che trasforma i colori, le forme, i contorni. Dani però non ha mai visto la neve. Dani è nato in Togo, ed è arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia. È ospite di una casa di accoglienza a Pergine, paesino nelle montagne del Trentino, ai piedi della valle dei Mocheni. Ha una figlia di un anno, di cui però non riesce a occuparsi. C’è qualcosa che lo blocca. Un dolore profondo. Dani viene invitato a lavorare nel laboratorio di Pietro, un vecchio falegname e apicoltore della valle, che vive in un maso di montagna insieme alla nuora Elisa e al nipote Michele, un ragazzino di 10 anni la cui irrequietezza colpisce subito Dani.”

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