Dal vostro inviato a Venezia: Ultimo giorno

L’ultima giornata veneziana del vostro inviato è cinematograficamente breve. A causa della Regata Storica che rende difficoltoso transitare con i vaporetti devo lasciare il Lido entro le cinque del pomeriggio per essere sicura di prendere l’ultimo treno per Milano.

La giornata inizia a mezzogiorno con “Je m’appelle Hmmm“, film della regista francese Agnès B. presentato nella sezione Orizzonti. Racconta una storia terribile, probabilmente autobiografica, con la lievità di una commedia e la poesia che solo l’ingenuità e la semplicità riescono a creare. C’è anche un piccolo cameo di Toni Negri, sì proprio lui, presente al Lido (è l’ultimo a destra nella foto). Molto brava la giovane protagonista Lou-Lélia Demerliac, (accanto alla regista), in un ruolo non facile. Decisamente la cinematografia francese è nelle mie corde emotive. La speranza è che questo film trovi una distribuzione italiana. Lo merita davvero.

Uscendo dalla sala ho solo mezz’ora prima del film successivo. Impossibile mangiare. Anche perchè il LIdo è letteralmente preso d’assalto da schiere di ragazzine urlanti che, cellulari alla mano per la foto di rito, corrono tra il red carpet, la darsena e il casinò, nella speranza di vedere i tre giovani miti della giornata: James Franco (ancora lui!), Zac Efron e Daniel Radcliffe. Il film con quest’ultimo “Kill your Darlings”, presentato alla Settimana della Critica, lo avrei visto volentieri anch’io se la Regata Storica non me l’avesse impedito.

A stomaco vuoto raggiungo la coda per il film di Gia Coppola “Palo Alto” in cui recita James Franco. A causa sua la sala è stracolma di ragazzi. Del resto Palo Alto è un film per loro. E’ una storia di formazione ambientata tra la gioventù dorata di Palo Alto, dove i genitori sono assenti o inetti e gli adulti in generale sono incapaci di comunicare con i ragazzi. Salvo pochissime eccezioni. Un film che a noi può sembrare scontato, ma che per un adolescente di oggi non lo è affatto. Anche perché ha il pregio di coglierne la sensibilità, le paure, le difficoltà da superare.

All’uscita mi concedo finalmente un bel panino alla mortadella, prima di salutare il Lido e la 70 Mostra. Arrivederci all’anno prossimo!

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