Dal vostro inviato a Venezia: Il giorno dell’America

Il primo film americano della giornata, in concorso nella sezione Orizzonti, è Algunas Chicas del       regista Argentino Santiago Palavecino (il secondo da sinistra nella foto). Come dice il titolo tratta di alcune ragazze che vivono in un paesino sperduto, si annoiano, e tra feste, sesso e cocaina non trovano ragioni interessanti per vivere, anzi corteggiano l’idea del suicidio. Il film è fastidioso, perennemente indeciso tra un tono pauroso alla Stephen King, e uno da adolescenti ricche e annoiate, alla Brett Easton Ellis. In sintesi è il primo film brutto visto alla Mostra.

 

Questa volta non ho il tempo nemmeno per pranzare prima del film pomeridiano. In fila incontro però un’ amica di Bologna, che avevo perso di vista da almeno vent’anni. Così chiacchierando amabilmente i morsi della fame si fanno sentire meno.

Il secondo film di Orizzonti di oggi è l’italiano Piccola Patria di Alessandro Rossetto ( a sinistra nella foto), di cui avevo già visto il documentario sull’Orchestra multi etnica di Piazza Vittorio. Ambientato in un veneto dal territorio devastato, che non è più campagna ma non è né zona industriale, né spazio urbano,  racconta le vite altrettanto devastate di alcune famiglie della zona. Gli unici personaggi moralmente puliti e umani sono  ”i foresti”, cioè quelli nati altrove. Film duro, teso, incalzante, è reso vivo da una schiera di attori veneti bravissimi e assolutamente credibili. Che, vista la vicinanza, hanno riempito gli spalti della Sala Grande alla presentazione del film. Lungo e calorosissimo l’applauso del pubblico. Alle quattro del pomeriggio finalmente riesco a pranzare. A sorpresa si siede al nostro tavolo, chiedendoci il permesso, Luciana Castellina con il Manifesto sotto braccio.

In serata si ritorna in America, nel sud degli Stati Uniti, con “Joe” di David Gordon Green (in basso nella foto). Il film racconta una tipica storia del sud, tra violenza, alcolismo, povertà e mancanza di futuro. Certo Clint Eastwood ha fatto scuola e la profondità delle sue storie è lontana. Comunque Joe si fa vedere per Nicholas Cage e il giovane attore protagonista Tye Sheridan, entrambi presenti al Lido. E per aver messo in scena uno dei personaggi più bastardi della storia del cinema, senza nemmeno un briciolo di umanità a redimerlo.

L’ultimo film della giornata è di un maestro assoluto Paul Schrader, presentato alla Mostra fuori Concorso. “The Canyons”  è

sceneggiato da Brett Easton Ellis (il secondo da sinistra nella foto) e racconta una storia con le atmosfere algide e le ambientazioni rarefatte tipiche di Ellis. Visivamente funziona. Meno convincenti invece appaiono gli attori, soprattutto Lindsay Lohan, che tra l’altro, forse conscia della performance deludente, al Lido non si è fatta vedere. Nella personalissima visone del vostro inviato, il film è intrigante, perché la psiche del protagonista che non riesce a vivere senza controllare tutto mi affascina.

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