Tutte le segnalazioni di Cannes 2025

Il film di apertura “Partir Un Jour” dell’esordiente Amélie Bonnin non è sembrato per una volta all’altezza della situazione, un musical che difficilmente vedremo sui nostri schermi (https://quinlan.it/2025/05/14/partir-un-jour/).

 
Meglio “Two Prosecutors” il ritorno alla finzione del bravo Sergei Loznitsa (dopo tanti acclamati documentari) un intenso dramma che racconta le purghe staliniane (https://www.comingsoon.it/film/deux-procureurs/67098/recensione/).
 
Terminiamo questo trittico con un’opera proveniente dalla sezione “Un Certain Regard” ovvero “Promis le ciel (Promised Sky)” di Erige Sehiri, una emozionante storia di donne ambientata nell’Africa subsahariana a Tunisi che speriamo di vedere presto in Italia (https://cineuropa.org/it/newsdetail/477481/).

 

Applusi a scena aperta per il nuovo film di Richard Linklater intitolato “Nouvelle Vague“, il racconto della lavorazione del capolavoro “Fino all’ultimo respiro” che emoziona e conquista (https://quinlan.it/2025/05/18/nouvelle-vague-2025-richard-linklater/)
 
E’ piaciuto molto anche la nuova fatica del bravo Dominik Moll “Dossier 137“, un film rigorosamente politico e critico verso la Francia con un retro gusto molto amaro in bocca. (https://nuovocinemalocatelli.com/2025/05/18/cannes-2025-dossier-137-di-dominik-moll-recensione-segreti-di-polizia/)
 
Dopo due film di grande spessore vi segnaliamo un piccolo film delicato ed emozionante: “Renoir” della regista giapponese Chie Hayakawa con la bravissima Yui Suzuki possibile Palma d’oro per l’interpretazione femminile. (https://www.sentieriselvaggi.it/renoir-di-chie-hayakawa/).

 


 

Partiamo dal favorito alla vittoria, “Un simple accident” segna il ritorno di Jafar Panahi a sette anni di distanza da Tre volti e la critica quasi compatta parla di capolavoro per un film che parla dell’Iran attuale e della responsabilità dei singoli individui (https://quinlan.it/2025/05/21/un-simple-accident/).
 
E’ piaciuto davvero molto anche “O agente secreto“, nuovo lavoro per il cineasta brasiliano Kleber Mendonça Filho, un monito civile sulla dittatura militare del Brasile anni Settanta (https://www.sentieriselvaggi.it/o-agente-secreto-di-kleber-mendonca-filho/).
 
E dopo due film in concorso vi segnaliamo un film più “piccolo”, ma che ci apre il mondo della fantasia, “Marcel et Monsieur Pagnol” il nuovo film d’animazione del grande Sylvain Chomet, che ha collaborato con il nostro Stefano Bollani per le musiche. (https://www.cinematografo.it/recensioni/marcel-et-monsieur-pagnol-v1ndv3si) !!

 

Sentimental Value” che segna, a quattro anni di distanza da “La persona peggiore del mondo” il ritorno alla regia del norvegese Joachim Trier con un’opera che esplora anche con commozione, famiglia e memoria. Un film da non perdere. (https://quinlan.it/2025/05/22/sentimental-value/).
 
In concorso è passato ieri anche “Woman and Child” diretto dal regista iraniano Saeed Roustaee (ricorderete sicuramente il suo ottimo “Leila e i suoi fratelli”), un gran bel dramma familiare che arriva direttamente al cuore (https://www.sentieriselvaggi.it/woman-and-child-di-saeed-roustaee/).
 
Finiamo dando spazio ai film italiani. Francesco Sossai ha portato “Le città di pianura” nel concorso Un Certain Regard ed è piaciuto davvero a tutti. Un film on the road in un Veneto sia provinciale che universale con la coppia Roberto Citran/Andrea Pennacchi. (https://www.cinematografo.it/recensioni/le-citta-di-pianura-sev9l7ww)

 

Sarà la terza Palma d’Oro per i fratelli Dardenne ? Il loro “Jeunes Mères” è un potente inno alla vita che è arrivato proprio sul finale della rassegna (https://www.comingsoon.it/film/jeunes-meres/67068/recensione/).
 
Visto che è una delle candidate alla vittoria come miglior attrice recuperiamo “Die, My Love” il film della brava Lynne Ramsay dove è magnifica protagonista Jennifer Lawrence, madre consumata dalla depressione post parto (https://quinlan.it/2025/05/19/die-my-love/).
 
Nella categoria dei film molto apprezzati c’e’ anche “The Disappearance of Josef Mengele” diretto dal maestro Kirill Serebrennikov, un film cupo e paranoico che indaga a modo suo sulle origini del male (https://www.sentieriselvaggi.it/the-disappearance-of-josef-mengele-di-kirill-serebrennikov/).
 
Chi vincerà il Festival ? Lo scopriremo stasera e ve lo racconteremo magari in tempo reale !!

 


 

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