Guardare la storia dietro un vetro

Sono passati ben sei anni dalla sua ultima fatica cinematografica e nel frattempo Giuseppe Piccioni (“Fuori dal mondo”, “Luce dei miei occhi”) si e’ dedicato al teatro con il bellissimo “Promenade de santé”.
 
Ora finalmente lo possiamo apprezzare nuovamente in sala con questo intenso “L’ombra del giorno“.

 

Luciano, simpatizzante del fascismo come la stragrande maggioranza degli italiani, è il proprietario di un ristorante ad Ascoli Piceno e crede tuttavia di poter vivere secondo le regole che si è dato, in una sorta di isolamento dal mondo esterno.
Ma sulla vetrina che dà sull’antica piazza, insieme ai segnali preoccupanti di qualcosa che sta per accadere nel mondo, compare una ragazza che porta con sé un segreto.
Si chiama Anna e riesce a farsi assumere nel ristorante. Da allora per Luciano la vita non sarà più la stessa e insieme ai pericoli che si trova a fronteggiare, c’è quello più grande di tutti: l’amore.
L’ombra del giorno è una storia d’amore, in quei difficili anni.

 

Nel cast Riccardo Scamarcio, Benedetta Porcaroli, Waël Sersoub, Lino Musella, Vincenzo Nemolato, Valeria Bilello, Sandra Ceccarelli e Costantino Seghi.


 

Sentiamo la recensione di Rossella Casapollo che ha visto in anteprima questo film:
 
Giuseppe Piccioni, ascolano, ha voluto ambientare questo film nella sua Ascoli Piceno avvalendosi anche di molti attori nati lì.
Siamo nel 1938, nel mezzo degli anni bui del ventennio fascista in una città di provincia dove tutti si conoscono e hanno un vissuto insieme.
Luciano (Riccardo Scamarcio) dirige un ristorante sulla piazza principale e dalla grande vetrina osserva una realtà che lui immagina radiosa. Ed è da questa sua personale vetrina che vede Anna (Benedetta Porcaroli) in attesa di trovare un lavoro, ne è attratto ed incuriosito e la assume.
Anna si dimostra subito molto valida ma anche molto misteriosa.
Luciano è un ex-militare e simpatizzante fascista come la maggioranza degli italiani, ma lo è in modo distaccato senza rendersi pienamente conto dell’evolversi delle persecuzioni che stanno diventando sempre più opprimenti e determinate.
 
Nel ristorante transitano vari personaggi autorevoli del luogo e Luciano quasi da spettatore intrattiene rapporto con i commensali ed osserva dalla sua vetrina quella personale realtà che man mano diventa più veritiera, fintanto che quella stessa vetrina diventerà un punto di osservazione di un pubblico esterno che guarda i drammatici eventi nel ristorante fino alla fine in cui il vetro verrà infranto e Luciano prenderà coscienza della situazione e di ciò che vuole essere.
La storia è piuttosto semplice, ma il racconto è molto efficace ed il film scorre molto bene.
Ottime le interpretazioni di Scamarcio e della Porcaroli.

 

Gran parte del film e’ stato girato nel Caffè Meletti, nella Piazza del Popolo e nel giardino del Palazzo Saladini Pilastri, nel centro storico di Ascoli
Piceno.

 

Terminiamo con il trailer ufficiale !!

 


 

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