Pina

Mercoledi’ 16 novembre “Pina” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amici del Cinema.

 

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.

 

Dati Tecnici
Regia: Wim Wenders
Con: Pina Bausch e il suo corpo di ballo
Durata:106 min

Trama del film
“Pina è un film dedicato a Pina Bausch, una delle più importanti coreografe della storia recente, che ha rivoluzionato la concezione della danza contemporanea. Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia Tanztheater Wuppertal sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch.”

Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=BHm527t89xk

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  1. Cristina Bellosio scrive:

    Ho apprezzato moltissimo il film, per molti motivi, ma soprattutto per la capacità di Wenders di far trasparire il pensiero artistico di Pina Bausch e di farlo rivivere nelle parole dei ballerini della sua compagnia, ma soprattutto nelle loro performance. Ci sono due pensieri di Pina Bausch che il film fa emergere in modo chiaro : 1) l’idea della danza come forma espressiva che supera anche la potenzialità del semplice linguaggio parlato. Come la Bausch affermava “certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza.” 2) il concetto che l’aspetto più importante della danza non è la perfezione nell’esecuzione del movimento, ma la capacità di chi danza di esprimere il proprio mondo interiore. La Bausch diceva “Non sono interessata a come si muovono le persone, ma a ciò che le muove”…E alla fine di questo film ho una gran voglia di vedere Vollmond…me lo son perso quando è stato rappresentato in Italia al Piccolo un paio di anni fa…

  2. Elisabetta La Monica scrive:

    Concordo anch’io con chi ha gradito il film, a mio avviso però si dovrebbe riflettere anche, sul fatto che l’originale è in 3D. Ragion per cui l’effetto scenico dei ballerini, la cui intensità a volte mi sembrava voler traguardare lo schermo, con il 3D credo si sarebbe pienamente compiuta. Un grande applauso quindi alla straordinaria Pina Bausch, ma anche a Wim Wenders che ha saputo altrettanto straordinariamente coniugare il cinema alla danza.

    • Silvia Serra scrive:

      Ammetto che anche io ho avuto il dubbio sul 3D. Premettendo che non lo amo molto, in certe scene del film mi sono effettivamente chiesta che tipo di effetto avrebbero raggiunto, soprattutto all’inizio, durante una scena in cui c’era un movimento di braccia di gruppi di ballerine veramente “alare”

    • Cristina Bellosio scrive:

      In effetti son d’accordo…il 3d avrebbe potuto potenziare l’intensità di certe scene di danza, rendendole ancora più coinvolgenti…

  3. Stefano scrive:

    Per me neofita della danza e di Pina Bausch (a parte la sua performance nel film di Almodovar) e’ stata una bella sorpresa, anzi una doppia bella sorpresa… assaporare la visione concettuale della danza dell’artista tedesca e apprezzare la messa in scena cinematografica di Wenders.
    Al contrario di quanto letto in giro non e’ vero che e’ un film noioso.. anzi in molti punti si percepisce una grande emozione, che sia quella cosi’ dinamica e sensuale espressa dai corpi dei ballerini, o l’amore per Pina (gli occhi di Pina emergono in ogni frase) di Wenders e dei colleghi del corpo di ballo.
    Lo spazio scenico cosi’ moderno, compenetrato e sporcato dagli elementi della vita comune, la terra, le sedie, l’acqua e’ davvero affascinante.
    Per questo il film mi ha fatto venire (e questo e’ un grande risultato) molta voglia di assistere ad uno spettacolo, magari Cafe’ Muller o Full Moon, per capire se il fascino dell’opera rimane intatto (o ingigantito) oppure se e’ la magia del cinema che a volte fa brillare piu’ luminosi gli oggetti.
    Per chi se lo chiedeva ieri all’uscita la città nella quale si esibiscono i ballerini e’ Wuppertal (dove visse e mori’ la Bausch) con la celebre “Schwebebahn” la ferrovia monorotaia che si vede nel film.

  4. Mirko Sotgiu scrive:

    Un film in cui farsi trascinare nell’arte del movimento espressa da Pina Bausch. Musica d’autore emozionante e perfettamente amalgamata con il ritmo del film negli stralci di messe in scena degli spettacoli più importanti di questa grande coreografa. Noto come Wenders sia stato bravissimo, come se non altro, nel ritmo del film, a ritrarre l’aspetto della Bausch con gli occhi, i volti e la gestualità dei suoi migliori ballerini. La scelta di isolarli nel paesaggio industriale della Germania e cittadino di Wuppertal è altresì importante nello sviluppo di quanto fosse personale per ogni artista la sperimentazione della scuola di pensiero di Pina. Si vede come Wenders sia pronfondo conoscitore del lavoro e dello sviluppo di Pina Bausch. In conclusione uno dei migliori film per contenuto culturale e realizzazione visti in questo 2011 dal sottoscritto.

  5. Cristina Ruggieri scrive:

    Per me, ammiratrice da sempre di Pina Bausch, il film non aggiunge nulla al suo lavoro, che già conoscevo. E’ meraviglioso, perchè lo è il teatro di Pina. Speravo di trovarci un approfondimento sul metodo di lavoro che permette la creazione delle coreografie e sul Tanztheater, che più che un corpo di ballo mi è sempre sembrata una comune dove tutto viene condiviso, non solo la danza. E invece il film non alza alcun velo su questo mistero. Che dunque, per me, resta tale.

    • Cristina Bellosio scrive:

      Anch’io sono un’estimatrice di Pina Bausch, ma sinceramente non mi aspettavo affatto che film fosse un’occasione di approfondimento del suo metodo di lavoro ….Wenders ha chiaramente spiegato che la sua preoccupazione nella realizzazione del film si è diretta sul ricercare la modalità migliore per effettuare le riprese e rendere cinematograficamente interessanti le scene di danza. L’accesso alla tecnologia 3D gli ha consentito di procedere alla realizzazione di questo intento. Lo stesso Wenders ha spiegato che l’obiettivo del film non è spiegare aspetti concettuali , ma far comprendere come il teatro danza sia capace di coinvolgere e trasmettere emozioni anche a chi non conosce il suo pensiero ; se il film piace anche a chi non conosce a fondo le concezioni di Pina Bausch, se il film emoziona e coinvolge anche chi è poco addentro al mondo della danza significa che Wenders ha saputo realizzare il suo intento con grande maestria. Prima di lui nessuno era riuscito con tanta efficacia a trasformare la danza in linguaggio cinematografico.

  6. Omer Loncours scrive:

    Piacevolmente didattico. In 90 minuti ho capito cose che mi insegnano da mesi sui movimenti teatrali. Un film x immagini che forse da poco a chi già conosceva Pina Bausch, ma a saper leggere i pochi commenti fuori campo erano comunque ricchi d’informazione. Nulla da eccepire sulle immagini. Grazie a Teresa possimao anche affermare che la metropolitana sospesa è a Wuppertal nel nord della Germania

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