Il ritratto intimo di una donna

Dopo l’intenso “Hannah” Andrea Pallaoro e’ ritornato allo scorso Festival di Venezia con “Monica“, il ritratto intimo di una donna che esplora i temi universali dell’abbandono e dell’accettazione, del riscatto e del perdono.
 
Un film che purtroppo non ha ottenuto premi, ma il plauso della critica e che per fortuna esce adesso nelle sale italiane !!

 

La californiana Monica torna a casa per la prima volta dopo una lunga assenza. Ritrovando sua madre e il resto della sua famiglia, da cui si era allontanata da adolescente, intraprende un percorso nel suo dolore e nelle sue paure, nei suoi bisogni e nei suoi desideri fino a scoprire dentro di se´ la forza per guarire le ferite del proprio passato.

 

Nel cast Trace Lysette, Patricia Clarkson, Emily Browning, Joshua Close e Adriana Barraza.


 

Sentiamo un estratto di una recente intervista al regista trentino:
 
“Sono sempre stato attratto dall’universo, dalle complessità femminili, forse perché le donne, sin dalla mia infanzia, hanno avuto un’importanza fondamentale: penso a mia nonna, le mie zie, a mia mamma. Sono sempre state dei punti di riferimento, dei paradigmi.
È quindi cosa naturale per me interfacciarmi con quel mondo, senza alcuna consapevolezza di pensiero. C’è poco da fare: è un universo che mi affascina tantissimo. Detto questo, sono anche pronto a esplorare altri universi, come quello maschile: difatti, credo che il mio prossimo film verterà molto su quest’ultimo.
 
“Hannah” e “Monica” sono due film che esplorano proprio il tema dell’abbandono: ne approfondiscono le conseguenze, le dinamiche.
Mi interessa particolarmente come tema perché sono consapevole di quanto esso sia condizionante nei nostri rapporti e anche di come sia un qualcosa con il quale tutti facciamo i conti, in un modo o nell’altro.
Non posso non riconoscerne la forte presa che possiede sul modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri, ma anche sulla maniera in cui ci rapportiamo con la società.
Mentre, però, con Hannah, osserviamo sempre attraverso il prisma dell’abbandono questa donna che fatica a fare i conti con il suo passato, con sé stessa, con la sua identità, in Monica assistiamo, invece, quasi ad un processo inverso: osserviamo una donna che riesce in un qualche modo a rapportarsi con i suoi traumi, con le sue ferite, a guarirle anche, e ciò accade attraverso il perdono.
È questo, per me, a renderla una specie di eroina moderna: è un personaggio a cui tengo molto.
 
Adriana Barraza è un’attrice straordinaria. Non nascondo di aver scritto il personaggio di Leticia pensando ad Adriana: la volevo da subito.
Il suo consenso, il fatto che mi abbia detto tempestivamente di sì è stato di rilievo per me. Sono andato sul set, abbiamo pranzato insieme, ed ancora una volta si è verificato il colpo di fulmine: lei è una delle rare attrici del cinema contemporaneo che veramente fa sognare, regalandoci delle performance straordinarie.
Sembra di sperimentare veramente una dimensione onirica, perché è un’attrice che ha la capacità di essere e di diventare il personaggio, invece che recitarlo, e questo è raro ed è spia di un talento incredibile. È un fatto importantissimo nel mio lavoro con gli attori. Perciò, spero vivamente di lavorare di nuovo con lei”"

 

Ecco il bel trailer ufficiale !!

 


 

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