In streaming con Amicinema (uscite del 04/12/2020)

Come purtroppo ben sappiamo i cinema italiani sono chiusi almeno per tutto il 2020 e per questo la nostra rubrica in queste settimane sarà piu’ striminzita, dedicandosi solo a quello che esce in streaming su VoD o su Netflix.
 
Non volevamo interromperla visto che qualcosa di nuovo c’e’ comunque da vedere.
 
Cliccando sui link per ogni film troverete la nostra recensione o il trailer !!


 

Arriva direttamente su Amazon Prime Video, “10 giorni con Babbo Natale” la commedia di Alessandro Genovesi (“La peggior settimana della mia vita”, “10 giorni senza mamma”) che doveva uscire al cinema.
La famiglia “tutta matta” di “10 giorni senza mamma” è alle prese con nuovi problemi sulla divisione dei ruoli e con un’avventura che la porterà in viaggio verso la Lapponia a bordo di un vecchio camper per un Natale da trascorrere appassionatamente insieme. Gli imprevisti lungo il percorso e un esilarante incontro-scontro con un sedicente Babbo Natale renderanno il viaggio indimenticabile.
Fabio De Luigi e Valentina Lodovini sono affiancati questa volta da Diego Abatantuono nei panni di Babbo Natale. Insieme a loro i giovanissimi Angelica Elli, Matteo Castellucci e Bianca Usai.

 

Ambientato nel periodo natalizio, “Fata Madrina Cercasi” (in originale “Godmothered”) è una commedia con protagonista Eleanor, una giovane e inesperta fata madrina in formazione (Jillian Bell) che, dopo aver sentito che la professione da lei scelta rischia l’estinzione, decide di mostrare al mondo che le persone hanno ancora bisogno delle fate madrine.
Dopo aver trovato una lettera smarrita di una bambina di 10 anni in difficoltà, Eleanor la rintraccia e scopre che la bambina, Mackenzie, è ora una mamma single di 40 anni (Isla Fisher) che lavora in un notiziario di Boston.
Avendo perso il marito molti anni prima, Mackenzie ha quasi rinunciato all’idea del “Per sempre felici e contenti”, ma Eleanor è fermamente decisa a dare a Mackenzie una svolta di felicità, che a lei piaccia o no.
Dirige Sharon Maguire (“Il diario di Bridget Jones”, “Bridget Jones’s Baby”) solo su Disney+ dal 4 dicembre.

 

Un film di David Fincher e’ sempre un evento da festeggiare e in questo caso Netflix e’ stata piu’ veloce ad avere l’esclusiva del regista americano, 6 anni dopo l’ultimo “L’amore bugiardo – Gone Girl”.
Victorville, California, 1940. Lo sceneggiatore alcolizzato Herman J. Mankiewicz, temporaneamente infermo a causa di un incidente, si isola nel mezzo del deserto del Mojave con due assistenti per dar vita a uno script commissionato da Orson Welles, ventiquattrenne talento del teatro a cui la RKO ha dato carta bianca.
Mankiewicz, detto Mank, cerca ispirazione tra i ricordi e rievoca eventi degli anni precedenti, che lo hanno visto spesso ospite del magnate William Randolph Hearst e al servizio del capo della MGM Louis Mayer. Tra questi le elezioni del 1934 per il governatore dello Stato, in cui simpatizzava per il candidato democratico dalle tendenze socialiste Upton Sinclair, apertamente osteggiato da Hearst e Mayer.
Mank” arriva su Netflix dal 4 dicembre con Gary Oldman, Lily Collins, Amanda Seyfried, Charles Dance e Tom Burke.

 


 

Uno dei vantaggi dello streaming e’ che ci permette di vedere film che non sarebbero mai usciti nelle sale e per questo oggi vi consigliamo “Dio non ti odia” il fantasy horror di Fabrizio La Monaca.
Una giovane fanciulla contrae una rara e mortale malattia. Al villaggio nessuno può curarla, allora il frate ordina di allontanarla dalla comunità, prima che possa contagiare tutti. Unica speranza di poter salvare la giovane è farla visitare da un misterioso guaritore pagano che vive in isolamento sulla montagna che sovrasta il piccolo villaggio.
Così, all’alba, la giovane, accompagnata dal padre, è costretta a partire affrontando una corsa disperata contro il tempo. Purtroppo, durante il viaggio, padre e figlia scopriranno che la realtà è molto più drammatica e complessa di quanto avrebbero mai potuto immaginare e che la malattia, non è l’unica minaccia che incombe su di loro.

 

Era passato velocemente in sala (al cinema Anteo) e ora possiamo recuperare “Dimmi chi sono” il bel documentario di Sergio Basso.
Nel 1990, un sesto della popolazione del Bhutan venne esiliato perché chiedeva maggiori diritti democratici al sovrano e da allora vive in un campo profughi in Nepal, nell’indifferenza totale della comunità internazionale. Ora verranno “ricollocati”. Migliaia di famiglie saranno costrette a emigrare e l’identità Lhotshampa scomparirà. Noi abbiamo vissuto con loro, a Khudunabari, e abbiamo raccolto le loro testimonianze. In particolare, quella di Sarita, una ragazza di 13 anni, nata nel campo profughi.
Tutti si aspettano che la vicenda di questi profughi venga raccontata in maniera melodrammatica. La nostra scommessa è di credere nell’ironia come arma per raccontare una tragedia.
Un musical documentary, un ibrido nuovo. I rifugiati non ci racconteranno il loro passato e non ci spiegheranno cosa vuol dire perdere la propria identità. Ce lo canteranno.

 


 

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