In sala con Amicinema (uscite del 22/11/2019)

Continua la nuova stagione cinematografica con tanti film che arrivano nelle sale milanesi con un paio di pellicole assolutamente imperdibili per ogni cinefilo !
 
Noi Amicinema siamo pronti a presentarvi i film in uscita questa settimana (ieri come al solito) !!
 
Cliccando sui link per ogni film troverete la nostra recensione e il trailer !!


 

Prodotto dal colosso Netflix, “Marriage Story”, da noi “Storia di un matrimonio” era in concorso all’ultimo festival di cinema di Venezia, dove ha ricevuto tantissime ottime recensioni, ma non ha vinto nessun premio.
Ed e’ l’ultima fatica di Noah Baumbach (“Il calamaro e la balena”, “Frances Ha”, “Giovani si diventa”), uno dei nostri registi americani preferiti di questi ultimi anni.
Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e prima attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole vuole un’altra vita e chiede il divorzio, affidandosi ad un abile avvocato. Charlie deve quindi lottare a sua volta, per continuare a vivere nella sua città senza perdere la custodia condivisa del bambino.
Improvvisamente i due amanti non si riconoscono più, sono travestiti da versioni mostruose e grottesche di loro stessi, come ci suggeriscono i costumi di Halloween, e in questo spettacolo domestico Charlie rischia di avere la peggio e di diventare davvero l’uomo invisibile.
Nel cast Scarlett Johansson, Adam Driver, Laura Dern, Alan Alda e Ray Liotta.
A Milano solo al cinema Beltrade, Mexico e Centrale.

 

All’ultimo festival di Venezia “L’ufficiale e la spia” e’ forse stato il film piu’ applaudito e apprezzato dalla critica (alla fine ha vinto il Gran premio della giuria, il secondo in termini d’importanza) anche se accompagnato da molte critiche iniziali tutte verso il passato di Roman Polaski.
Il regista polacco/francese firma la versione moderna della storia nota come “L’affare Dreyfus”, gia’ raccontato da molti autori e molti film, che ha tra gli interpreti quasi il meglio del cinema francese con Emmanuelle Seigner, Jean Dujardin, Louis Garrel, Mathieu Amalric e Melvil Poupaud.
Il 5 gennaio 1895, il Capitano Alfred Dreyfus, promettente ufficiale, viene degradato e condannato all’ergastolo all’Isola del Diavolo con l’accusa di spionaggio per conto della Germania. Fra i testimoni di questa umiliazione c’è Georges Picquart, che viene promosso a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus.
Ma quando Picquart scopre che tipo di segreti stavano per essere consegnati ai tedeschi, viene trascinato in una pericolosa spirale di inganni e corruzione che metteranno a rischio non solo il suo onore ma la sua vita.
A Milano lo trovate nei cinema Anteo, Arcobaleno, Arlecchino, CityLife Anteo, Colosseo, Ducale, Eliseo, Orfeo, Plinius, UCI Bicocca e Certosa.

 

A 76 anni ha ancora voglia di recitare e di mettersi in gioco in parti inconsuete e non banali.
Catherine Deneuve quest’anno l’abbiamo vista nel film di Hirokazu Kore’eda e adesso la possiamo ammirare in “Tutti i ricordi di Claire” (“La dernière folie de Claire Darling”), il film della regista francese Julie Bertuccelli (suo il bellissimo “Da quando Otar è partito”, “Squola di Babele”).
A Verderonne, piccolo paese dell’Oise, è il primo giorno d’estate e Claire Darling si sveglia convinta di vivere il suo ultimo giorno…
Decide così di svuotare la propria casa e svendere tutto senza distinzione, dalle lampade Tiffany al pendolo da collezione. Gli oggetti tanto amati diventano l’eco della sua vita tragica e appariscente. Quest’ultima follia fa tornare Marie, la figlia, che Claire non vedeva da vent’anni.
Nel cast Catherine Deneuve, la figlia Chiara Mastroianni, Alice Taglioni, Giovanni Colomba e Mona Goinard.
A Milano solo al cinema Anteo e Beltrade.

 

Siete pronti per il ritorno del politico senzadubbiamente piu’ trasgressivo e cafone della penisola italiana ?
A dieci anni dalla sua elezione a sindaco di Marina di Sopra di Cetto la Qualunque (ovviamente Antonio Albanese) si erano perse le tracce.
Scopriamo che vive in Germania e, messa da parte ogni ambizione politica, Cetto la Qualunque oggi per i tedeschi è soltanto un irresistibile e pittoresco imprenditore di successo, che considera la Germania una terra di conquiste e la mafia un marchio di qualità.
La sua catena di ristoranti e pizzerie infatti spopola; ha una bella compagna tedesca e due suoceri neonazisti che lo guardano con la simpatia riservata ai migranti. Il richiamo della sua terra tuttavia resta forte e la notizia dell’aggravarsi delle condizioni dell’amata zia che lo ha cresciuto, lo induce a tornare sul luogo del delitto e del diletto.
In Italia la zia gli rivelerà qualcosa sul suo passato, e sui suoi natali, che cambieranno per sempre il corso della sua vita e, purtroppamente, anche quelli di tutti noi. Cetto torna al comando e questa volta le conseguenze possono essere imponderabili.
Cetto c’è, senzadubbiamente” e’ diretto da Giulio Manfredonia (“Si può fare”, “Qualunquemente”) con anche Nicola Rignanese, Caterina Shulha, Gianfelice Imparato, Davide Giordano.
A Milano lo trovate nei cinema CityLife Anteo, Colosseo, Orfeo, Plinius, Odeon, UCI Bicocca e Certosa.

 

Per il suo esordio davanti alla macchina cinematografica Casey Affleck ha scelto una storia abbastanza inconsueta ed affascinante ed e’ nato questo “Light of my life” che troviamo in sala da oggi.
Un padre e la sua unica figlia, di undici anni, si nascondono tra boschi e case disabitate, dopo che un virus ha sterminato buona parte della popolazione femminile.
La giovanissima Rag è costretta ad un vagabondaggio continuo e a fingersi maschio ogni volta che non può evitare il contatto con altri esseri umani, tutti uomini, resi brutali e senza scrupoli dalla mancanza di femmine.
Nel cast Anna Pniowsky, lo stesso Casey Affleck, Tom Bower, Elisabeth Moss, Hrothgar Mathews.
A Milano lo trovate nei cinema CityLife Anteo, Eliseo, Plinius, Odeon, UCI Bicocca e Certosa.

 


 

In programmazione solo per tre giorni, il 18, 19 e 20 novembre, all’Anteo Palazzo del Cinema arriva il documentario “Bellissime” di Elisa Amoruso (l’ottimo “Strane straniere” e si anche il documentario sulla Ferragni).
Cristina, Giovanna, Francesca, Valentina: una famiglia, quattro donne unite dalla stessa passione: la bellezza. Una riflessione aperta sul culto dell’apparire, su cosa voglia dire essere bambine, adolescenti e madri, in un continuo gioco di rimandi tra passato e presente. Una riflessione su cosa sia oggi, per alcune, essere e diventare donne.

 

Dopo un po’ di documentari Mimmo Calopresti ritorna al lungometraggio con questo “Aspromonte, la terra degli ultimi“.
1951. Africo è un paesino arrampicato sulle montagne dell’Aspromonte i cui abitanti vivono ancora “cumm’e bestie”, senza elettricità, acqua corrente, un medico condotto o una scuola.
Il sindaco della marina, cioè il paese al mare, fa loro promesse di ammodernamento che regolarmente non mantiene, e gli africoti decidono di aiutarsi da soli costruendo una strada che colleghi il paese montano alla marina.
Nel frattempo è giunta ad Africo una maestra di Como che non ha intenzione di andarsene come chi l’ha preceduta perché ha scelto di rendersi utile dove c’è più bisogno.
Nel cast Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi, Sergio Rubini.
A Milano solo al cinema Anteo.

 

Ploi” è un film di animazione per famiglie avventuroso ed emozionante diretto dall’islandese Árni Ásgeirsson.
Racconta la storia di un pulcino di piviere di nome Ploi, che, per paura di volare, non riesce a migrare insieme alla sua famiglia verso i paesi più caldi. Rimasto solo, con l’aiuto di alcuni amici, dovrà tirare fuori tutto il suo coraggio per affrontare tanti pericoli, diventando alla fine un vero ‘eroe’.
A Milano lo trovate nei cinema CityLife Anteo, Odeon e UCI Bicocca.

 

E se un’ app potesse dirti quanto tempo ti rimane prima di morire?
Un gruppo di ragazzi, per gioco, scarica sul cellulare una nuova applicazione che permette di prevedere esattamente la propria data di morte. A turno i ragazzi scoprono che la app “Countdown” non lascia scampo ed è impossibile da disinstallare.
Con il passare delle ore e la fine che si avvicina, ognuno di loro dovrà trovare un modo per salvarsi prima che scada il tempo.
Una versione più tecnologica e moderna di The Ring e Final Destination, un gioco inquietante e paranoico che non lascia scampo.
Countdown” e’ diretto dall’esordiente Justin Dec con Charlie McDermott, Anne Winters e Elizabeth Lail.
A Milano lo trovate nei cinema Odeon, UCI Bicocca e Certosa.

 

Solo da lunedì 18 a mercoledì 20 novembre solo alle ore 14.30 al cinema Mexico e’ stato proiettato “The report” il film di Scott Z. Burn (sceneggiatore di molti ottimi film come “The Bourne Ultimatum”, “Effetti collaterali”, il recente “Panama Papers”).
Daniel J. Jones, un portaborse idealista, viene incaricato dal suo capo, la senatrice Dianne Feinstein, di condurre un’indagine sul Programma di Detenzione e Interrogatorio che è stato creato della CIA in seguito agli eventi dell’11 settembre.
L’incessante ricerca della verità da parte di Jones porta a scoperte esplosive che metteranno in luce fino a che punto la massima agenzia di intelligence della nazione si è spinta per distruggere le prove, aggirare la legge e nascondere una brutale verità all’opinione pubblica americana..
Super cast con Adam Driver, Annette Bening, Jon Hamm, Sarah Goldberg, Michael C. Hall, Corey Stoll e Tim Blake Nelson.

 

Citizen Rosi” e’ il documentario sul grande cineasta diretto da Didi Gnocchi.
Nel 2012 la Biennale di Venezia conferisce a Francesco Rosi (Napoli, 1922 – Roma, 2015) il Leone d’Oro alla carriera.
Nel ritirarlo il regista ricorda con orgoglio che l’anno precedente l’Istituto italiano di Cultura ha organizzato “Citizen Rosi”, una selezione dei suoi film.
Il riconoscimento della Mostra arriva quindi alla soglia dei suoi 90 anni, dopo cinque decenni di attività, all’inizio come assistente del Visconti neorealista, e almeno quattro tra il primo film diretto, La sfida (1958) e l’ultimo, La tregua (1996).
Pur avendo esplorato anche altri generi, il nome di Rosi è sinonimo soprattutto, in tutto il mondo, di un cinema civile rigoroso, che è insieme elegante e popolare, veicolo di secca denuncia e capace di intercettare il dramma intimo, individuale, nella Storia.
E’ passato in settimana al cinema Anteo speriamo che esca poi in altri cinema.

 


 

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