Persi nell’intricato labirinto di Donato Carrisi

Donato Carrisi pugliese classe 1973 e’ uno dei re dei noir italiano (Premio Bancarella nel 2009 con “Il suggeritore”) e dalla scrittura si e’ calato senza problemi e con successo nel mondo cinematografico visto che il suo esordio con “La ragazza nella nebbia” ha vinto molti premi e con 3.7 milioni di euro si e’ posizionato tra i film piu’ visti della scorsa stagione.
 
Adesso Carrisi adatta un altro dei suoi romanzi e con “L’uomo del labirinto” e’ pronto ad immergere tutti gli spettatori nel suo mondo di tensione e buio.

 

L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere.
Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale.
Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto…

 

Cast di grandissimi attori con Toni Servillo, Dustin Hoffman, Valentina Bellè, Vinicio Marchioni e Caterina Shulha.


 

Rossella Casapollo ha visto in anteprima questo film ed ecco la sua recensione:
 
“Dopo l’ottimo esordio alla regia de “La ragazza nella nebbia”, l’autore Donato Carrisi porta sullo schermo il suo ultimo lavoro letterario: il thriller “L’uomo del labirinto”.
Non volendo svelare nulla della trama dirò solo che c’è una adolescente rapita per strada e ritrovata dopo quindici anni sotto un pesante effetto di farmaci psicotici, c’è un profiler che indaga all’interno della sua mente e c’è un investigatore privato che invece indaga all’esterno, nel mondo reale, ma il mondo reale e le fantasie si intrecciano e si confondono.
Ma chi è il mostro psicopatico? E’ Bunny, un coniglio gigante, un uomo mascherato che ci rimanda alle paure dell’infanzia come il buio, il luogo chiuso, il labirinto senza via d’uscita: siamo tutti Alice in balìa del Bianconiglio.
Lo stesso regista ha definito questo romanzo un thriller psicologico dai toni kafkiani ed effettivamente è riuscito a esprimere tutto il percorso di indagine e ricerca del mostro proprio percorrendo un labirinto all’interno della mente della ragazza rapita.
La ragazza, Samantha, è magistralmente interpretata da Valentina Bellè: estremamente credibile con il suo terrore e le sue allucinazioni, bravissima.
Toni Servillo è l’investigatore, quello che, con una diagnosi medica improcrastinabile, in questo caso si gioca l’ultima carta di riscatto morale: un ruolo che calza a pennello.
Dustin Hoffmann è lo psicologo profiler, professionale e mellifluo al limite dell’ambiguo, forse non c’era bisogno di scomodare un star di Holliwood, ma la sua presenza porta sicuramente prestigio.
Ancora una volta Carrisi ci porta nelle sue intrigate storie, ci fa perdere in questo labirinto e anche se il film non fa rimanere con il fiato sospeso, cosa riuscitissima nella lettura del libro, al termine rimangono sempre mille interpretazioni e quesiti irresolubili.”

 

E godiamoci per finire il trailer ufficiale del film !

 


 

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