E’ difficile parlare del presente senza menzionare il passato

Ormai Pablo Trapero e’ un nome noto anche nel nostro paese al pubblico degli appassionati di cinema.
A Venezia nel 2015 “Il clan” aveva vinto il Leone d’argento per la miglior regia e anche in sala aveva avuto un discreto successo.
 
Sempre dal festival di Venezia (qui la recensione della nostra inviata alla prima) arriva la sua nuova opera “La Quietud”, che da noi e’ stata intitolata “Il segreto di una famiglia“.

 

Dopo lunghi anni di assenza, e a seguito della morte di suo padre, Eugenia ritorna a “La Quietud”, la tenuta di famiglia vicino a Buenos Aires, dove ritrova la madre e la sorella. Le tre donne sono costrette ad affrontare i traumi emotivi e gli oscuri segreti del passato che hanno condiviso sullo sfondo della dittatura militare.
Emergono rancori sopiti da tempo e gelosie, il tutto amplificato dall’inquietante somiglianza fisica tra le due sorelle, che scoprono di avere più cose in comune di quanto avessero mai pensato.

 

Nel cast Martina Gusman, la brava e famosa Bérénice Bejo (nata a Buenos Aires), Edgar Ramírez e Joaquín Furriel.


 

Sentiamo le parole del regista argentino tratte da alcune recenti interviste:
 
“Il segreto di una famiglia è un film intimo sull’universo femminile e sulla sorellanza. All’inizio del racconto e osservate dalla stessa prospettiva di partenza, Eugenia e Mia – le due protagoniste – appaiono alquanto simili. Tuttavia, mano a mano che evolve, la storia prenderà direzioni diverse e seguirà i differenti percorsi scelti dalle due donne nel corso delle loro vite, sino a metterle di fronte allo sconcertante passato dei loro genitori.
Il film si svolge in un’enorme e splendida villa – La Quietud – situata nella vasta e sconfinata campagna nei pressi della città di Buenos Aires. Un’atmosfera satura di ricordi, un presente ostile e alcuni segreti che sono rimasti sepolti per anni permeano e perturbano le situazioni e i legami esistenti tra i vari personaggi.
 
“Il Clan” era un film patriarcale, stavolta ho ribaltato il punto di vista, il film è dominato da un matriarcato. Come per Il Clan, anche la famiglia di “La quietud” e’ piena di segreti e misteri da nascondere e anche in questo caso il film è pieno di violenza, anche se stavolta è silenziosa. Sono due film complementari.
In qualunque ritratto di famiglia si analizza il passato. In questo film è filtrato attraverso vicende dolorose personali che si riallacciano al vissuto dell’Argentina. È difficile parlare del presente senza menzionare il passato.
I nostri personaggi fingono che il passato non esista, ma una storia apparentemente intima diviene la storia dolorosa di un intero paese.
Il mio obiettivo era offrire un ritratto intimo femminile. Devo ringraziare Martina e Berenice per la loro enorme generosità sul set, ma anche durante la preparazione della pellicola”.

 

E questo e’ il bel trailer ufficiale !!

 

 

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