Uno Xavier Dolan maturato che non delude

Se vi ricordate vi avviamo parlato di quest’opera piu’ volte nelle anticipazioni delle pellicole piu’ attese del 2018 e del 2019.
 
Ogni volta pero’ il film veniva spostato (vi diremo meglio piu’ sotto) e il piacere di vedere il nuovo film di Xavier Dolan veniva rimandato e nel frattempo il regista canadese aveva perfino portato un ulteriore lungometraggio al Festival di Cannes (tralaltro molto apprezzato).
 
Pero’ adesso l’attesa e’ finita e finalmente “La mia vita con John F. Donovan” arriva nelle sale italiane !!

 

Rupert Turner ha otto anni e una passione smisurata per John F. Donovan, star della televisione americana e supereroe sul grande schermo. Fan irriducibile, avvia con lui una corrispondenza regolare che nasconde a tutti, anche alla madre, giovane donna in ambasce che prova a ricostruirsi una vita.
Il segreto non sfugge però al bullo della scuola, che ruba le lettere di Rupert scatenando la sua ira e la reazione sproporzionata dei media.
Ma Rupert è più forte di tutto, perfino del suo idolo di cui segue le tracce diventando un attore altrettanto affermato.
Una celebrità che adesso si confessa al microfono di una giornalista scettica a cui racconta la sua vita con John F. Donovan.

 

Nel cast Kit Harington, Natalie Portman, Jacob Tremblay, Susan Sarandon, Kathy Bates.


 

Rossella Casapollo ha visto in anteprima questo film e allora sentiamo la sua recensione:
 
“Solo oggi viene distribuito in Europa il film americano di Xavier Dolan prodotto nel 2018 che, dopo qualche polemica e molti contrasti con la produzione (pare che il film, già concluso, sia stato completamente rimontato), ci porterebbe a dubitare della qualità del prodotto.
In realtà Dolan non delude affatto, lo troviamo maturato in un film sicuramente più mainstreaming e più fruibile dei precedenti, ma originale, sincero, fedele alle tematiche care al regista ed emotivamente molto coinvolgente.
A dieci anni dalla morte di John F. Donovan, star assoluta del piccolo schermo, un giovane attore (Rubert Turner) decide di raccontate in un libro il lunghissimo rapporto epistolare avuto da lui, allora undicenne, con il personaggio tanto amato dal pubblico televisivo.
 
Il film scorre in un parallelo sia temporale sia narrativo che accomuna e fraternizza le vicende familiari e sociali dei due protagonisti.
Riconosciamo lo stile nelle urgenze di Dolan di trattare gli spinosi rapporti madre-figlio, sia in Rubert bambino, sia in John, ma a differenza dei suoi precedenti lavori, qui Dolan abbandona le scene urlate e quegli strazi che arrivavano come pugni nello stomaco dello spettatore, qui è più ragionato, più emozionale e anche più sincero.
L’omosessualità, altro tema principe nei lavori di Dolan, qui è trattato con il disagio del personaggio pubblico che non riesce a vivere il suo stato per paura di intaccare la sua fama e la sua immagine e con l’orgoglio del giovanissimo Rubert che, benché oppresso dai bulli di scuola, trae grandissima forza dalla sua speciale amicizia di penna.
 
Bella regia, colonna sonora molto efficace e cast che si presenta da solo: tutte ottime interpretazioni da Natalie Portman (madre del piccolo Rubert) a Susan Sarandon (madre di John).”

 

Gran finale come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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