Gli strambi zombi di Jim Jarmusch

E’ il primo film che arriva in sala dopo la chiusura dell’ultimo Festival del Cinema di Cannes e ne e’ stato anche la pellicola di apertura ufficiale (senza purtroppo per lui nessun premio).

 

Il grande Jim Jarmusch, tre anni dopo l’ottimo “Paterson“, ritorna con “I morti non muoiono” con il quale ha portato in Costa Azzurra gli ospiti più sgraditi in assoluto: morti viventi e cattivissimi !!

 

Nella tranquilla cittadina di Centreville, qualcosa non va come dovrebbe. La luna splende grande e bassa nel cielo, le ore di luce del giorno diventano imprevedibili e gli animali iniziano a mostrare comportamenti insoliti.

Nessuno sa bene perché. Le notizie che circolano sono spaventose e gli scienziati sono preoccupati.
Ma nessuno prevede la conseguenza più strana e più pericolosa che inizierà presto a tormentare Centerville: I morti non muoiono – escono dalle loro tombe e iniziano a nutrirsi di esseri viventi, e gli abitanti della cittadina dovranno combattere per la loro sopravvivenza.

 

Cast di stelle con Bill Murray, Adam Driver, Chloë Sevigny, Tilda Swinton, Iggy Pop, Steve Buscemi, Tom Waits, Selena Gomez, Danny Glover, Caleb Landry Jones e Carol Kane.


 

Ecco la nostra recensione ufficiale ad opera di Anna Baisi:
 
“Questo ultimo lavoro di Jim Jarmusch “I morti non muoiono” titolo originale “The Dead Don’t Die” sembra una bizzarra commedia zombi che omaggia i film di fantascienza anni cinquanta oltre ad altri film dei morti viventi dei grandi del genere da George Romero a John Carpenter e i riferimenti espliciti sono la parte più umoristica del film.

Siamo a Centerville, “a very nice place”, qualche centinaio di abitanti, di cui noi vediamo la stazione di polizia, lo store, la pompa di benzina, il diner con le cameriere che servono caffé, i viali alberati e il cimitero con le lapidi pronte a risputare dalla terra i morti viventi.
Bill Murray interpreta Cliff Robertson, un poliziotto stanco ma di buon carattere che lavora con due giovani partner, Ronnie Peterson (Adam Driver) e Mindy Morrison (Chloë Sevigny): i tre, stessi occhiali e uniformi, hanno il facile compito di pattugliare la sonnolenta cittadina.
Ma in realtà non è tutto bello come appare e anche a Centerville gli orologi si fermano e i dispositivi digitali si spengono, gli animali domestici impazziscono, gli schermi sono disturbati e il sole non tramonta quando dovrebbe ma soprattutto i morti non muoiono.
Sembra che ciò avvenga perché che l’asse terrestre è stato deviata a causa di spietate multinazionali che hanno razziato catastroficamente di risorse la Terra forse è per questo che Bob (Tom Waits) eremita che vive nei boschi fuori dalla “civiltà” è il solo a non essere travolto dall’attacco dei morti viventi….
 
“Qualcosa di strano sta succedendo” dice Ronnie a Cliff quando il suo orologio si ferma aggiungendo “Questo non finirà bene” e lo dice perché lo sa infatti ci avverte che Jarmusch gli ha fatto leggere tutto il copione … è una sceneggiatura insomma non è realtà e sembra volerci ironicamente rassicurare.
Il cast è una lista di precedenti collaboratori di Jarmusch fra i tanti Steve Buscemi, Tilda Swinton, RZA e Iggy Pop sono solo alcune delle persone che Jarmusch ha riportato sul set.
Incredibile il personaggio di Zelda Winston (Tilda Swinton) una donna scozzese che gestisce le pompe funebri, perturbante, strana e sicura di sé che brandisce una spada da samurai come se recitasse in un film di Kurosawa perché si sa per vincere contro i morti viventi bisogna tagliare loro la testa.
Altri personaggi azzeccati Farmer Miller (Steve Buscemi) che sfoggia uno sgargiante cappellino da baseball “Keep America White Again” chiaro riferimento al mondo americano targato Trump e Jarmusch che ha scritto e diretto il film sembra credere che nel film siamo esattamente dove si trova oggi la nostra società.
Ad un certo punto, proprio quando vogliamo che Cliff e Ronnie escogitino un piano ingegnoso per sconfiggere le fameliche orde di non morti, decidono che potrebbero anche arrendersi.
Considerando lo stato “devastato” del mondo di oggi, quella disperazione risuona più tetra perché sembra non ci sia possibilità alcuna sul materialismo americano … e non solo americano.
Senza chiaramente arrivare alla denuncia anti capitalistica di Romero si prende di mira la società americana con i morti viventi che usciti dalle loro dimore invocano solo prodotti consumistici infatti gli zombi sono incapaci di andare oltre i vizi di cui erano ossessionati quando vivevano (smartphone, Xanax, Chardonnay e caffè), la reazione dell’umanità è un orrore indicibile, l’ossessione dell’umanità è un horror e Donald Trump attraverso una gag visiva molto divertente la rappresenta.
 
La Sevigny è straziante perché invece di essere la dura poliziotta che ci aspetteremmo è troppo sconvolta per continuare a combattere e anche Murray lascia il posto a una rappresentazione rivelatrice di un vecchio disperato e vulnerabile.
“The Dead Don’t Die” probabilmente funziona meglio se la si pensa non come una commedia zombi ma come una tragicommedia zombi: il messaggio non è che i morti non muoiano, il messaggio è che il vivente muore, ognuno di noi, se non vogliamo addirittura dire è già morto.

 
E terminiamo con il trailer ufficiale !
 


 

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