Potrai mai perdonarmi ?

Forse i piu’ attenti guardando le nomination all’Oscar, tra i film, registi e attori affermati avranno scorto il nome di un opera poco conosciuta dal titolo “Can You Ever Forgive Me ?”
 
Ebbene “Copia originale” (questo il titolo italiano) e’ una bella e inaspettata sorpresa candidata ai premi di migliore attrice protagonista, migliore attore non protagonista e migliore sceneggiatura non originale.

 

New York, 1991. Lee Israel ha un grande talento e un pessimo carattere. L’alcolismo e la misantropia, le alienano qualsiasi possibilità di carriera.
Licenziata per un bicchiere e un insulto di troppo, deve trovare un altro modo, e deve trovarlo presto, per sbarcare il lunario e curare il suo adorato gatto.
Due lettere di Fanny Brice, rinvenute per caso in un libro della biblioteca e vendute a 75 dollari, le forniscono l’idea che cercava. Biografa talentuosa, mette a frutto la sua conoscenza della materia e il suo talento di scrittrice. Seduta alla macchina da scrivere compone finte lettere di grandi autori scomparsi.
Affiancata da Jack Hock, spirito libero col vizio del sesso, Lee riesce nell’impresa. Almeno fino a quando l’FBI non si mette sulle sue tracce.

 

Dirige Marielle Heller (al suo secondo film dopo “Diario di una teenager”) e nel cast la bravissima coppia Melissa McCarthy/Richard E. Grant con anche Julie Ann Emery, Dolly Wells e Joanna Adler.


 

Lasciamo spazio subito alla recensione di Fabio Bresciani:
 
“Quello che mi ha portato a falsificare lettere di scrittori famosi è stato a causa di un periodo di recensioni negative, blocco dello scrittore il tutto mescolato da alcol e incoscienza.”
Così racconta la scrittrice Lee Israel a proposito della storia vera che ha vissuto e che è raccontata nel questo film. Una donna con un carattere spigoloso, irriverente dotato di uno humour caustico e con un talento non riconosciuto potrebbe essere un personaggio difficile da far amare allo spettatore ma, grazie all’ottima interpretazione di Melissa McCarthy, qui al suo primo ruolo drammatico, riusciamo ad entrare in empatia con lei.
 
In Italia è famoso il caso delle false sculture di Modigliani ritrovate nell’Arno, mente celebri sono stati i falsi Vermeer del pittore Han Van Meegeren. Tutte opere che i loro autori definirebbero più vere del vero.
Pur non essendo Dorothy Parker, lei è in grado di calarsi perfettamente nei suoi panni. Tanto che forse alcune sue lettere sono ancora in circolazione.
Ecco in questo esercizio lei è autentica, poiché riesce a far emergere un talento che ha ma la società non vuole riconoscergli. Infatti, Lee Israel trovava che queste lettere fossero la sua opera più riuscita nella sua carriera di scrittrice.
 
La frase “Can you ever forgive me?” (Potrai mai perdonarmi?) che lei inserisce in una lettera racchiude bene il senso di una vita che accetta con un sorriso sardonico di non essere allineata alle aspettative altrui. Non a caso è anche il titolo originale del film.
La regia di Marielle Heller, al suo esordio, è elegante e misurata nel mettersi al servizio della storia e degli attori. Lo stile ricorda alcuni film di Woody Allen.
In particolare, spicca l’incredibile interpretazione di Richard E. Grant che interpreta l’amico della scrittrice, un dandy alla Oscar Wilde ma in disgrazia con una grandissima dignità. Ci troviamo davanti a un film intelligente che tra antiche librerie, open bar del Village fa sentire lo spettatore come se fosse a casa.”

 

Finiamo come sempre con il trailer originale !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Di tutto un po' e contrassegnata con , .

Lascia un Commento